video suggerito
video suggerito

“Nel presepe c’è un pupo che si muove”, ma era un latitante nascosto tra i pastori: se ne accorge il sindaco

A Galatone il sindaco ha notato un personaggio che si muoveva nel presepe: era un 38enne ricercato. Dopo l’intervento della polizia è stato arrestato e trasferito in carcere.
A cura di Davide Falcioni
172 CONDIVISIONI
Immagine

“Nel presepe c’è un pupo che si muove”: questa insolita segnalazione ha dato il là a un’operazione di polizia che ha portato alla cattura di un uomo ricercato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

L’episodio si è verificato a Galatone (Lecce), in piazza Santissimo Crocifisso, accanto al santuario e al Palazzo Marchesale. Il presepe, allestito per le festività, sembrava ospitare tra le sagome fisse un figurante sorprendentemente realistico. Il sindaco Flavio Filoni, di passaggio per la duplicazione di una chiave, ha notato quella presenza anomala, scambiandola inizialmente per un elemento scenografico particolarmente curato, tanto da aver pensato di congratularsi con gli organizzatori.

Avvicinandosi, Filoni ha però capito che non si trattava di un allestimento scenico, bensì di un uomo che si era sistemato all’interno della struttura. Il primo cittadino ha tentato un dialogo, invitandolo ad allontanarsi, e ha chiesto l’intervento dell’assessore alla cultura, Francesco Danieli, che è arrivato per supportare l’opera di mediazione. Da alcune testimonianze sarebbe emerso che l’individuo, un 38enne originario del Ghana, era stato notato ore prima mentre procedeva a piedi da Galatina, probabilmente fino a raggiungere Galatone, dove avrebbe deciso di “prendere dimora” nel presepe.

La conversazione con i due amministratori non è stata semplice: l’uomo ha opposto resistenza, sostenendo che quella fosse casa sua. Filoni e Danieli sono comunque riusciti a convincerlo a uscire e ad accompagnarli. Una volta entrato nella vicina chiesa del Crocifisso, il 38enne – descritto come in evidente stato confusionale – avrebbe tentato di denudarsi, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine e, nello specifico, della polizia locale.

Sul posto sono arrivati il vicecomandante Marco Miccoli e gli agenti Davide Rizzo e Vincenzo Guido, che hanno condotto l’uomo presso il comando per gli accertamenti di rito e successivamente nel commissariato della Polizia di Stato a Nardò.

L’identificazione ha chiarito il motivo della sua fuga: a carico dell’uomo risultava un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna, con una pena da espiare pari a 9 mesi e 15 giorni per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Al termine delle formalità, il 38enne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Lecce.

172 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views