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Napoli, guerra ai botti. New entry le bombe Don Rafe (per Benitez) e Pipita (Higuain)

Mentre continua la campagna di prevenzione nelle scuole iniziano puntuali i sequestri di botti di capodanno. Quest’anno “bombe” dedicate ai giocatori del Napoli e al mister Benitez.
A cura di D. F.
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fuochi illegali

La Questura di Napoli ha dato il via a una massiccia campagna di prevenzione nelle scuole della città e del circondario per combattere il problema dei fuochi d'artificio, che come ogni anno si stanno diffondendo in modo massiccio anche tra i più giovani. Negli anni passati gli esperti della polizia hanno visitato centinaia di scuole e, secondo una stima, almeno 15mila studenti. Di volta in volta gli artificieri fornivano materiale informativo e mettevano in guardia i ragazzi nel maneggiare giochi pirotecnici, perché anche quelli apparentemente più innocui potevano provocare danni seri. In alcuni istituti ci si è avvalsi anche della presenza delle unità cinofile. Il risultato? Negli ultimi anni, anche grazie alle campagne di prevenzione, il numero dei feriti, specie quelli gravi, è drasticamente diminuito. Tuttavia il fenomeno dei "botti" di capodanno e ben lungi dallo sparire e, puntuale, anche quest'anno in vista delle feste sono stati inventati nuovi "ordigni". Se l'anno scorso si chiamavano "Cavani" o "bomba dei Maya" quest'anno è la volta della bomba ‘Don Rafe" e della ‘Pipita': nomi ispirati da Rafael Benitez e Gonzalo Higuain, detto appunto ‘el pipita', rispettivamente allenatore spagnolo e accattante argentino del Napoli. Nome nuovo per una bomba vecchia, che altro non è che il famoso ‘Pallone di Maradona', concentrato di esplosivo in grado di far saltare in aria una casa o di fare un buco nel terreno. Il costo delle bombe ‘Don Rafe" e ‘Pipita' puo' arrivare attualmente anche a 500 euro, e potrebbe aumentare ulteriormente con l'approssimarsi del Capodanno.

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