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Napoli, cuccioli in catene e senz’acqua: blitz nel canile lager

Proprietari del canile denunciati per maltrattamenti, cani sequestrati dai carabinieri.
A cura di A. P.
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Animali tenuti in precarie condizioni igieniche e legati con catene per ciclomotori senza cibo e poca acqua, è quanto hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Pozzuoli in un canile lager di proprietà di una società cooperativa di Licola in provincia di Napoli. Il blitz degli uomini dell'Arma è scattato a seguito di una segnalazione del Garante dei diritti degli animali del Comune di Napoli ed è costato al proprietario 78enne a e al figlio di questi una denuncia per maltrattamento di animali. Nel canile, infatti, i carabinieri hanno trovato tre meticci e 7 cuccioli, tutti privi dei previsti microchip identificativi, tenuti in ripari improvvisati con poca acqua e legati a catene troppo corte. Gli animali erano praticamente immobilizzati nei loro escrementi che nessuno puliva ed erano legati ai rimorchi di un camion con l'unico riparo rappresentato dalle ruote del veicolo. Anche i cuccioli di pochi mesi erano legati con le grosse catene e avevano come cuccia un cartone inzuppato d'acqua.

I dieci animali sono stati sequestrati e affidati all'associazione nazionale animalista Ugda onlus e all'associazione Animalisti in movimento. Nello stesso blitz i carabinieri hanno scoperto anche la presenza di 24 cavalli la cui documentazione è risultata regolare, ma sui quali sono in corso verifiche sanitarie perché tenuti in promiscuità con alcuni volatili. I proprietari del canile hanno dichiarato di aver raccolto i cani per strada perché abbandonati e hanno polemizzato con le associazioni animaliste.

 

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