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Musicista polacco ucciso nel Grossetano: “Accanto giocavano ai videogames”

Joachim Jean Grzechca, musicista polacco 54enne, è stato ucciso a calci e pugni due giorni fa in un agriturismo a Roccastrada: i carabinieri sospettano del nipote e del cognato. Mentre veniva pestato il figlio era nella stanza accanto.
A cura di Susanna Picone
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Joachim Jean Grzechca, musicista polacco 54enne, è stato ucciso a calci e pugni due giorni fa in un agriturismo a Roccastrada: i carabinieri sospettano del nipote e del cognato. Mentre veniva pestato il figlio era nella stanza accanto.

Le indagini sulla morte di un musicista polacco, il 54enne Joachim Jean Grzechca, hanno portato al fermo di due persone, parenti della vittima. Il musicista è stato ucciso due giorni fa in un agriturismo del Grossetano, a Roccastrada: in un primo momento si pensava a un malore, poi però lo scenario è cambiato. Secondo una ricostruzione compiuta dai carabinieri il musicista sarebbe stato ucciso perché colpevole di aver proferito una parola sbagliata nel corso di una conversazione: tutti i parenti erano riuniti e a quanto pare avevano bevuto molto. La vittima era arrivata dalla Polonia qualche giorno fa per una visita ai parenti: ad accompagnarlo il figlio di 16 anni e un nipote che lavora nell’agriturismo di Roccastrada teatro del delitto.

Cognato e nipote della vittima sospettati del delitto – A essere stati fermati perché sospettati dell’assassinio sono proprio quel nipote 33enne e il cognato 37enne: sarebbero stati loro ad aver colpito Grzechca più volte con calci e pugni fino a ucciderlo. I due lo avrebbero pestato in una stanza dell’agriturismo, dove i tre si erano spostati in seguito alla discussione: un atroce delitto compiuto mentre il figlio della vittima giocava alla playstation in una stanza accanto, insieme ad altri coetanei. Quando la famiglia del musicista ha compreso la gravità di quanto accaduto è stato chiamato il 118 e sarebbe stato il medico, dopo alcuni esami, ad aver capito che l’uomo era stato assassinato e non era morto per un malore, come avrebbero voluto far credere i suoi parenti. Cognato e nipote del musicista sono ora accusati di omicidio preterintenzionale.

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