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Morto Robert Frank, tra i più importanti fotografi del Novecento

Nuovo lutto nel mondo della fotografia. Robert Frank, uno dei più influenti fotografi del ventesimo secolo, è morto all’età di novantaquattro anni in Nova Scotia. Era diventato celebre anche per il libro “The Americans”, capolavoro in bianco e nero di ritratti pubblicato alla fine degli anni Cinquanta.
A cura di Susanna Picone
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Lutto nel mondo della fotografia. Robert Frank, tra i più influenti fotografi del ventesimo secolo, è morto a Inverness in Nova Scotia, in Canada. Aveva novantaquattro anni e la notizia del suo decesso è stata confermata da Peter Gill della galleria Pace-McGill di Manhattan. Nato a Zurigo, in Svizzera, nel 1924, Robert Frank era arrivato negli Stati Uniti da giovanissimo, a 23 anni. Il suo stile diretto ed espressivo ha rivoluzionato la fotografia documentaria. Era diventato celebre anche per il libro "The Americans", capolavoro in bianco e nero di ritratti pubblicato alla fine degli anni Cinquanta. Frank venne una volta definito dal New York Time Magazine “il più influente fotografo in vita”. La notizia della morte di Robert Frank arriva a pochi giorni da un altro pesante lutto nel mondo della fotografia: solo pochi giorni fa si è spento all’età di settantaquattro anni il tedesco Peter Lindbergh, l'unico fotografo di moda a firmare per tre volte il calendario Pirelli.

La carriera di Robert Frank – Al suo arrivo negli Usa, Robert Frank aveva iniziato a collaborare con Harper’s Bazar come fotografo di moda. Parallelamente, da freelance aveva realizzato diversi reportage viaggiando in America Latina e in Europa. La svolta arrivò negli anni Cinquanta, quando Frank lasciò la fotografia di moda per dedicarsi esclusivamente al reportage. Risale al 1958 una delle sue opere più celebri, appunto "The Americans". Amico dei principali esponenti della Beat generation, ha collaborato con Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Gregory Corso. Negli anni Sessanta, Frank abbandonò la fotografia per dedicarsi al cinema per poi tornare a fotografare nei tardi anni Settanta. Nel 1994 ha donato gran parte del suo materiale artistico alla National Gallery of Art di Washington che ha creato la Robert Frank Collection.

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