Morto per sospetto botulino, l’amico che era con Luigi Di Sarno in ospedale: “Pensavano fosse ubriaco”

"Mi arrivano telefonate dall'estero, ovunque. Tutti parlano di Luigi, ma si è già detto tutto, aspettiamo l'autopsia perché vogliamo capire". Non si dà pace l'amico di Luigi Di Sarno. È toccato a lui assistere agli ultimi giorni di quello che definisce un fratello. "Lo conoscevo da 20 anni, aveva messo su un negozio affianco ai miei. Una persona meravigliosa, un intenditore, un esperto di quadri". Di Luigi è costretto a parlare al passato perché è morto, mentre tentava di rientrare a Napoli con le sorelle. Le circostanze che hanno portato al suo decesso sono tutte da chiarire. Quello che è certo, è che Luigi Di Sarno ha smesso di respirare davanti ai loro occhi e che pochi giorni prima aveva mangiato un panino.
La domanda che tutti si pongono è se la sua morte sia stata causata da botulino. Per rispondere a questi interrogativi la Procura di Paola ha iscritto nel registro degli indagati, al momento, dieci persone. Un atto dovuto, non solo per il decesso di Luigi Di Sarno ma anche per quello di Tamara D'Acunto, morta in circostanze molto simili. Tra gli indagati compaiono anche tre medici in servizio in una clinica privata che hanno avuto in cura Di Sarno.
Per la morte dell'uomo originario di Cercola la famiglia ha sporto denuncia, come raccontato a Fanpage.it, per conoscere la verità. Verità che vuole sapere anche l'amico di lunga data di Luigi Di Sarno che era con lui nei momenti in cui si è sentito male. "È successo che non hanno capito che problema aveva Luigi", spiega a Fanpage.it. Un racconto doloroso, che però torna spesso su un concetto: la piena fiducia negli inquirenti e nel loro lavoro. La versione dell'amico che l'ha accompagnato in ospedale cerca di rievocare quei momenti, ma è difficile.
Luigi una prima volta esce volontariamente dall'ospedale per poi tornarci ed essere dimesso. Quello su cui bisognerà far luce è se effettivamente poteva essere fatto qualcosa per salvarlo. "La mattina che sono andato a prenderlo prima che morisse mi hanno chiamato, mi hanno fatto vedere Luigi e mi hanno detto che era in stato di ubriachezza", spiega l'amico. Luigi era astemio, prosegue nel racconto della sua versione a Fanpage.it: "lo sottolineo e glielo firmo. Sono rientrato al pronto soccorso e ho detto che lui non beveva e non poteva essere ubriaco".
Nel racconto c'è spazio anche per altri dettagli. "Luigi mi ha chiesto una bottiglia d'acqua e non riusciva a deglutire, l'acqua usciva ai lati della bocca. Dopo mezz'ora che è uscito dall'ospedale mi sono visto con le sorelle che hanno tentato di portarlo a Napoli". Nel tragitto Luigi esce dall'auto e muore sull'asfalto, "non respirava", ha spiegato la sorella a Fanpage.it. A Napoli, per ulteriori accertamenti, Luigi Di Sarno non è mai arrivato. Ora toccherà agli inquirenti ricostruire, con certezza, gli ultimi giorni dell'uomo.