Morto dopo litigio col vicino di casa, i risultati dell’autopsia: aveva una cardiopatia di cui non sapeva nulla

Francesco Poncato, uomo di 54 anni, soffriva di cardiopatia. È quanto è emerso dall'autopsia eseguita oggi dal dottor Antonello Cirnelli, medico specializzato in anatomia patologica, su disposizione della Procura della Repubblica. La vittima era deceduta a Soccher, in provincia di Belluno, a seguito di una lite con un vicino di casa, degenerata in rissa.
L'episodio era avvenuto nella notte di venerdì scorso, anche se tutt'ora non è chiara la dinamica dei fatti. Secondo l'uomo indagato per la morte di Poncato, quest'ultimo sarebbe caduto involontariamente e avrebbe urtato la testa contro un muretto di pietra. Un colpo che lo avrebbe ucciso immediatamente.
Nonostante ciò, la versione portata avanti dal vicino di casa non ha convinto le forze dell'ordine e l'autopsia suggerisce altre ipotesi: sul corpo del 54enne, infatti, ci sarebbero delle lesioni al cranio, compatibili con colpi e botte inferte prima della crisi cardiaca. É probabile, dunque, che la violenza esercitata dall'indagato sia stata maggiore di quanto lo stesso ha dichiarato.
Oltre a fornire questa informazione, gli esami medico-legali hanno rivelato altri elementi sullo stato di salute della vittima. Secondo le analisi del cadavere, l'uomo soffriva di una cardiopatia, di cui non era a conoscenza.
Un test fondamentale sarà l'esame al microscopio del cuore, utile a chiarire se la morte dell'uomo sia stata causata dallo stress fisico della lite e dalle ferite alla testa. L'obiettivo è quello di capire se il litigio abbia avuto un impatto sul decesso oppure se questo sia stato scatenato dalla malattia.
Per eliminare ogni dubbio sulla vicenda, bisognerà aspettare le ultime analisi medico-legali e la chiusura delle indagini volte a ricostruire la dinamica della lite. Una volta ultimato questi accertamenti, sarà possibile capire quali siano state le cause che hanno portato alla morte di Poncato.