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Morto Davide Gavazzi, il portiere colto malore prima della partita: “Si è accasciato davanti a noi”

È morto Davide Gavazzi, portiere della Montagna pistoiese, che ieri aveva accusato un malore poco prima di scendere in campo per la partita a Gavinana. A stroncarlo un infarto: “Siamo scioccati”.
A cura di Ida Artiaco
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È morto a 28 anni Davide Gavazzi, portiere della Montagna pistoiese, squadra che milita nel campionato di Seconda categoria. Il ragazzo era stato colpito da un infarto poco prima dell’inizio della gara di Coppa Toscana in programma ieri pomeriggio sul campo della Ramoscina, a Gavinana.

Gavazzi, che abitava a Cireglio, stava eseguendo gli esercizi di rifinitura intorno alle 15 con il portiere titolare Damiano Pieri, quando si è sentito male. Immediati i soccorsi, che sono proseguiti per più di un'ora anche con il medico del 118, supportato dalla Croce rossa di San Marcello.

"Lo abbiamo visto accasciarsi e perdere improvvisamente conoscenza sotto i nostri occhi. Siamo scioccati, continuiamo a sperare e ad incrociare le dita", ha raccontato a La Nazione Alessandro Petrolini, dirigente della Montagna Pistoiese. La partita, in programma alle 15.30, non è mai cominciata.

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"È successo tutto in pochi secondi, siamo sconvolti. Distrutti. Un attimo prima ci stavo parlando, gli ho fatto una battuta perché è il nostro secondo portiere e stavolta avrebbe dovuto giocare. L’attimo dopo, non appena mi sono girato, ho sentito qualcuno che cadeva a terra. Era lui", è stato il racconto dell'allenatore Marco Iori.

Trasportato con l’elisoccorso Pegaso al Trauma Center di Careggi, dove è arrivato in condizioni disperate ed è stato ricoverato in terapia intensiva, si è poi spento nella notte. I danni riportati in seguito al malore erano troppo gravi.

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social network, tra cui quello del SD Borgo a Buggiano Calcio: "Purtroppo Davide Gavazzi non ce l'ha fatta. Tutta la società esprime la propria vicinanza alla famiglia e all'ASD Montagna Pistoiese".

"Sono stato informato di quanto avvenuto. Non posso che esserne dispiaciuto un dramma che ci coinvolge. L’auspicio è che possa risolversi per il meglio", era stato il commento arrivato ieri da Roberto D’Ambrosio, presidente della delegazione provinciale delle federazione. Ma l'epilogo della vicenda è stato completamente diverso.

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