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Morte Paolo Taormina, oggi i funerali a Palermo. Maranzano resta in carcere: “Totale disprezzo per vita umana”

Nella giornata di oggi, giovedì 16 ottobre, si terrà il funerale di Paolo Taormina, il 21enne ucciso a Palermo dopo aver cercato di sedare una rissa davanti al locale dei genitori. Le attività commerciali della città, insieme a scuole e associazioni, si fermeranno per 10 minuti, mentre il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Le esequie si terranno alle 10.30 nella Cattedrale di Palermo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Gaetano Maranzano, 28 anni, e Paolo Taormina, 21.
Gaetano Maranzano, 28 anni, e Paolo Taormina, 21.

Si terrà alle 10.30 di oggi, giovedì 16 ottobre, il funerale di Paolo Taormina, morto a 21 anni dopo aver cercato di sedare una rissa davanti al locale della sua famiglia. Al momento in carcere c'è Gaetano Maranzano, 28 anni, che proprio ieri è stato sottoposto all'udienza di convalida del fermo. 

Quando le campane della Cattedrale di Palermo inizieranno a suonare a lutto, la città si fermerà con le saracinesche delle attività commerciali che si abbasseranno e la sospensione del lavoro per dieci minuti. Il sindaco Roberto Lagalla ha infatti proclamato il lutto cittadino, con le bandiere dei palazzi a mezz'asta.

Mentre le campane suoneranno per richiamare la cittadinanza all'ultimo saluto, si fermeranno anche scuole e associazioni per stringersi alla famiglia Taormina. Lo stesso faranno perfino le navi ormeggiate, che emetteranno il triplice fischio di sirena in segno di rispetto e vicinanza.

Anche in Consiglio comunale, nella seduta di ieri, è stato osservato un momento di silenzio per ricordare il 21enne mentre domani, venerdì 17 ottobre, partirà da piazza Verdi un corteo studentesco organizzato dalle scuole e dalle Università di Palermo per dire basta alla violenza in strada. Il corteo sarà comunque aperto a tutti i cittadini, associazioni e comitati.

Nel frattempo, Maranzano resta in carcere dopo la confessione fornita anche durante l'udienza di convalida del fermo. Il gip non lo ha convalidato dopo l'esecuzione dei carabinieri di domenica, non ravvisando pericolo di fuga per il 28enne dello Zen. Il magistrato ha però accolto l'istanza della Procura per la custodia cautelare in carcere.

"Un'azione così violenta e dimostrativa con totale disprezzo per la vita umana induce a ritenere l'indagato incline a reiterare reati simili" ha sottolineato il gip di Palermo in riferimento a Maranzano, descritto come "un'indole priva di quelle minime doti di autocontrollo che le misure alternative al carcere implicano".

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