Morte Omar Masia, aperta inchiesta: giovane alla guida positivo all’alcoltest, barriere del ponte arrugginite

La Procura di Tempio ha aperto un’inchiesta per accertare cause e responsabilità del tragico incidente costato la vita a Omar Masia, 25enne di Calangianus. Il giovane elettricista è morto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, quando l’auto su cui viaggiava con quattro amici di ritorno da una festa di laurea è precipitata dal ponticello di Baldu, lungo la strada che collega Tempio all’Agnata.
Alla guida c’era un coetaneo, amico della vittima, ora indagato per omicidio stradale: secondo i primi accertamenti, sarebbe risultato positivo all’alcol test, con un tasso leggermente superiore al limite consentito. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul corpo di Masia e il sequestro dell’auto, mentre i carabinieri proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dello schianto.
L’attenzione degli investigatori si concentra però anche sulle condizioni della strada e, in particolare, sullo stato delle barriere di protezione del ponte. Sul luogo dell’incidente, i militari hanno trovato soltanto tubi metallici arrugginiti, fissati a un basso muretto e incapaci di contenere l’impatto del veicolo. Nessun guardrail, dunque, ma un parapetto fragile, definito da più parti "inadeguato" a garantire la sicurezza degli automobilisti.
La strada Baldu–L’Agnata, pur classificata come via di penetrazione agraria, rientra nel patrimonio comunale e viene percorsa non solo dai residenti ma anche da numerosi turisti diretti verso la celebre dimora di Fabrizio De André. Proprio per questo i carabinieri hanno avviato un confronto con il Comune di Tempio per chiarire responsabilità e competenze sulla manutenzione del tratto.