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Mirtilli ritirati dal commercio per presenza di Norovirus: l’avviso di richiamo del Ministero

Un lotto di mirtilli surgelati è stato richiamato dal commercio per un possibile rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza di Norovirus nei frutti di bosco. Il virus è la causa più comune di gastroenterite.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministero della Salute ha segnalato l'immediato ritiro dal commercio di un lotto di mirtilli surgelati per un possibile rischio microbiologico per i consumatori. L'avviso di allerta è stato pubblicato ieri sul portale web del Ministero della salute dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori ma risale al 6 marzo scorso. Il prodotto oggetto del richiamo sono i mirtilli surgelati venduti a marchio Primavoglia, ritirati dal commercio per possibile presenza di Norovirus.

I mirtilli Primavoglia interessati dal richiamo sono quelli venduti con numero di lotto L030823 e scadenza fissata al 2 agosto 2025. I mirtilli surgelati richiamati vengono confezionati dall’azienda tedesca I. Schroeder Kg nel proprio stabilimento di Amburgo, in Germania, per IN’s Mercato Spa. Il prodotto è venduto in scatole da 300 grammi ciascuna.

L'avviso di richiamo dei mirtilli era stato già lanciato nei giorni scorsi dalla stessa catena di supermercati discount IN’s Mercato per la quale sono prodotti. Il gruppo ha invitato i clienti che avessero acquistato tale prodotto a non consumarlo e a restituirlo al punto vendita per la sostituzione o rimborso entro il 23 marzo 2024. Precisiamo che il richiamo interessa solo il lotto e la scadenza sopra indicata e riportati sul retro della confezione.

Il Norovirus, a volte indicato come virus del vomito invernale, è la causa più comune di gastroenterite. L'infezione è caratterizzata da diarrea non sanguinante, vomito e dolore addominale accompagnati anche da febbre o mal di testa. Come spiegano dall'Iss, nella maggior parte dei casi documentati la trasmissione è avvenuta mediante il consumo di acqua o alimenti contaminati. L’alimento potrebbe essere contaminato alla fonte, da acque infette, sia nel caso di frutti di mare sia di verdure fresche o di frutti di bosco. In molti casi, la contaminazione è stata attribuita alle cisterne di raccolta dell’acqua o a piscine e fontane. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni.

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