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Covid 19

Miozzo: “Se i vaccini arriveranno a primavera torneremo a respirare”

Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico: “Se la campagna vaccinale va come deve andare, io credo che verso la fine della primavera, l’inizio dell’estate, possiamo tentare di cominciare a respirare”. Ciò nonostante – ha aggiunti – “la mascherina per un po’ ce la dobbiamo tenere addosso”.
A cura di Davide Falcioni
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"Se la campagna vaccinale funziona come auspichiamo, inizieremo a vederne i risultati verso la fine della primavera". A dirlo Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, nel corso di un'intervista rilasciata questa mattina su Radio 2 a "I Lunatici" per fare il punto della situazione. Miozzo ha spiegato che riuscire a immunizzare più persone possibili consentirebbe in primo luogo di abbattere il numero delle vittime, "che continua ad essere drammatico" alleggerendo sensibilmente la pressione sugli ospedali. "Se mettiamo in sicurezza gli anziani sopra gli 80, gli anziani dai 60 in su, quelli che lavorano nel mondo della scuola, dei servizi e della sicurezza, se mettiamo in sicurezza tutte queste persone, se la campagna vaccinale va come deve andare, io credo che verso la fine della primavera, l'inizio dell'estate, possiamo tentare di cominciare a respirare".

Miozzo: "Se tutto andrà bene la prossima estate sarà quasi normale"

Il responsabile del CTS ha aggiunto che comunque andranno rispettate ancora le misure di prevenzione dei contagi. "La mascherina per un po' ce la dobbiamo tenere addosso. Io sono convinto che potremo arrivare ad una estate quasi normale se tutte queste variabili saranno variabili controllabili". Sui vaccini, per Miozzo "dal punto di vista dell'organizzazione, sono smentite tutte le voci che si erano alzate troppo presto, su incapacità e inefficienza. Anzi, le Regioni hanno dato vita a una competizione virtuosa. Preoccupa il ritardo della Pfizer, ci auguriamo che siano ritardi legati alla riorganizzazione della produzione in Europa, dobbiamo solo sperare che non facciano scherzi e mantengano gli impegni che si sono presi, c'è tanta gente che adesso aspetta, i piani che il Paese ha fatto sono piani che devono essere rispettati. Abbiamo davanti la più importante campagna di sanità pubblica della storia del nostro Paese, servono centinaia di milioni di dosi, considerando che dobbiamo fare due dosi per ogni vaccinato. Più numerosi sono i vaccini disponibili validati dalle agenzie competenti, più saremo tranquilli. Più sono i vaccini a disposizione più saremo tranquilli".

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