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Michael Boschetto ucciso dall’amico, dopo il delitto Frisio potrebbe aver trascinato il corpo per 22 metri

Dopo aver ucciso l’ex amico e rivale Michael Boschetto davanti alla sua abitazione di Villanfranca, Giacomo Frisio potrebbe aver trascinato il suo corpo per 22 metri. A chiarire le dinamiche sarà l’autopsia sul corpo del giovane.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Michael Boschetto e Giacomo Frisio
Michael Boschetto e Giacomo Frisio

Dopo aver accoltellato a morte l'ex amico e rivale Michael Boschetto. Giacomo Frisio potrebbe aver trascinato il corpo della vittima per 22 metri. A questa domanda dovrà rispondere il medico legale, Rossella Snenghi, nominata dalla Procura per effettuare l'autopsia iniziata nella giornata di ieri, 2 maggio, alle 17.30. Il padre della vittima ha nominato l'avvocato Piero Masutti e la zia paterna il legale Bolognese che si affiderà al medico legale Roberto Rondinelli.

L'autopsia chiarirà se il corpo di Michael è stato trascinato dal suo assassino o se l'operaio, una volta accoltellato, si è spostato nel giardino di casa percorrendo circa venti metri per cercare aiuto, perdendo poi i sensi. Gli inquirenti non hanno invece dubbi sulla causa della morte: il fendente all’emitorace sinistro ha provocato il decesso per dissanguamento.

Stando a quanto ricostruito, Frisio, 34 anni, aveva nascosto il coltello usato per uccidere l'ex amico nel vialetto che conduce alla sua abitazione. Poi, passate le 5 del mattino, ha raccolto il coltellino e si è presentato a casa di Boschetto. I due avrebbero iniziato a litigare, come accadeva da quando avevano 10 anni. Alla base delle liti, piccoli screzi e dissapori mai chiariti.

A cinque ore dal delitto, Frisio è stato trovato con un quantitativo elevato di alcol nel sangue. Al momento dell'accoltellamento, secondo quanto accertato, era del tutto ubriaco. Il 34enne ha raccontato agli inquirenti di aver avuto una colluttazione con la vittima prima di compiere il delitto.

L'uomo ha spiegato di essere stato colpito al volto rimediando la frattura della mascella, la deviazione del setto nasale e la perdita di un incisivo. Per il pm Benedetto Roberti, l'omicidio di Boschetto sarebbe stato premeditato mentre per i legali che difendono Frisio, Enrico Cogo e Tamara Frattore, si sarebbe trattato di legittima difesa.

Tre minuti dopo l'omicidio, la fidanzata di Boschetto lo ha trovato a terra in una pozza di sangue dopo aver terminato il proprio turno di lavoro da barista in un pub di Albano. La giovane ha preso il cellulare e ha allertato il 118, ma il ragazzo non ce l'ha fatta. Nei prossimi giorni i militari della Compagnia di Padova torneranno nel giardino di via Gomiero 4. Le immagini delle telecamere di sicurezza del Comune si sono rivelate infatti inutili per le indagini poiché il sistema di videosorveglianza non riprende l'ingresso dall'abitazione di Boschetto.

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