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“Mia moglie si è impiccata in garage”, ma la versione del marito non convince: giallo a Lanciano

Annamaria D’Eliseo, collaboratrice scolastica di 60 anni, è stata trovata morta nel garage di casa a Lanciano (Chieti). Si sarebbe impiccata. Sospetti sul marito, a lungo ascoltato dai carabinieri.
A cura di Susanna Picone
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Una donna di 60 anni è stata trovata impiccata nel garage della sua villetta a Lanciano, nella provincia di Chieti, nella giornata di ieri, dopo l'ora di pranzo. A dare l’allarme è stato il marito, un 70enne vigile del fuoco in pensione, che attualmente risulta indagato a piede libero. Due infatti le ipotesi su cui indagano in queste ore gli investigatori: Annamaria D’Eliseo – questo il nome della vittima, una collaboratrice scolastica – si è uccisa o forse è stata spinta al suicidio?

I carabinieri stanno eseguendo dei rilievi insieme al medico legale Cristian D'Ovidio e al pubblico ministero, Serena Rossi. Nel corso della serata di ieri il marito della vittima è stato ascoltato nella caserma dei carabinieri che stanno svolgendo le indagini. Intanto sul corpo di Annamaria D’Eliseo è stata disposta l’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore all’ospedale di Chieti e che aiuterà a capire la dinamica di quanto accaduto.

Il giallo si è consumato tra le mura domestiche in una villa di Lanciano. Intorno all'ora di pranzo di venerdì la 60enne è stata trovata senza vita nella propria abitazione. "Si è impiccata in garage”, le parole del marito in una telefonata ai carabinieri. Una versione che però non avrebbe del tutto convinto gli investigatori. Tanto che dopo i rilievi in casa il marito è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio.

Si tratta di una vicenda ancora tutta da chiarire ma, stando alle prime indiscrezioni, tra marito e moglie ci sarebbero stati dei problemi. Soprattutto negli ultimi tempi, la donna sarebbe stata maltrattata tanto che secondo alcune fonti era anche andata via da casa. "Lui la comandava e si comportava da padre padrone ed era gelosissimo di lei", ha raccontato un parente della coppia.

“Cara Anna voglio ricordarti così. Sorridente! Preziosissima collaboratrice, instancabile lavoratrice, amorevole supporto ai nostri alunni, presenza discreta ed elegante nella nostra scuola”, il ricordo su Facebook di Mirella Spinelli, la dirigente scolastica dell’istituto in cui la vittima lavorava.

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