“Mi sposo vostro padre se mi ostacolate”: Badante induce anziano a fare testamento a suo favore

Una badante di origini georgiane, 62 anni, è finita sotto inchiesta con l’accusa di circonvenzione di incapace ai danni di un anziano imprenditore pratese di 93 anni, da tempo affetto da un progressivo decadimento cognitivo.
Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, coordinata dalla pm Laura Canovai della procura di Prato, la donna avrebbe approfittato della vulnerabilità dell’uomo per ottenere vantaggi economici rilevanti, inducendolo a disporre bonifici sul proprio conto per un totale di 75 mila euro e a modificarne le ultime volontà in modo da beneficiare della sua eredità.
Le indagini hanno portato alla scoperta di un nuovo testamento, redatto circa un anno fa davanti a un notaio, con cui l’anziano destinava alla badante l’abitazione in cui ancora oggi risiede. Si tratta della stessa casa dove, dal dicembre 2021, la donna conviveva con l’imprenditore e la moglie di quest’ultimo, deceduta due anni fa. Un rapporto di fiducia e assistenza quotidiana che, col passare del tempo, si sarebbe trasformato in una strategia mirata a ottenere vantaggi patrimoniali.
Gli inquirenti hanno raccolto elementi che attesterebbero come la badante abbia più volte sollecitato l’anziano a effettuare trasferimenti di denaro in suo favore, arrivando persino a redigere un documento, indirizzato alle figlie dell’uomo, in cui esprimeva la presunta volontà del padre di spostare tutti i fondi disponibili sui suoi conti personali verso quelli della donna.
Non solo: secondo quanto riferito dalle figlie, che hanno sporto denuncia, la 62enne avrebbe anche lasciato intendere che, in caso di opposizione alle sue volontà, avrebbe potuto sposare l’anziano, ottenendo così diritti legali sull’intero patrimonio. L’uomo, infatti, è titolare di consistenti beni, tra cui immobili, partecipazioni societarie e conti correnti.
Alla luce degli elementi raccolti, il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti della 62enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento, rafforzato dall’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica delle pressioni esercitate sull'anziana vittima.