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Meteo, a Natale irruzione di correnti fredde e neve a bassa quota: dove arriva il ciclone e quanto durerà

Dopo la fase di maltempo che ha interessato l’Italia, a Natale possibile calo termico con irruzioni fredde. Le temperature dal 25 dicembre torneranno nei valori previsti per la fine del mese e si abbasserà la quota neve. Atteso freddo più intenso a fine anno.
Intervista a Simone Abelli
meteorologo di Meteo Expert.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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A Natale potrebbe arrivare il freddo tanto atteso, dopo la prima fase di maltempo che nei giorni scorsi ha interessato l'Italia e che ha portato piogge e temporali anche intensi. La fusione di due perturbazioni porterà alla creazione di un ciclone che causerà instabilità diffusa. Lo ha spiegato a Fanpage.it Simone Abelli, meteorologo di Meteo Expert.

"Oggi, lunedì 22 dicembre, la settimana inizia con una nuova perturbazione atlantica che si fonderà con quella che ha interessato l’Italia nei giorni scorsi creando un ciclone centrato sul Tirreno. Con questa situazione di variabilità e precipitazioni sparse, a tratti intense e intermittenti che dovrebbero durare anche tutta la settimana", osserva l'esperto.

Che tempo farà alla Vigilia e a Natale, le previsioni del 24 e 25 dicembre

Durante la Vigilia di Natale (mercoledì 24 dicembre) il ciclone sul Mar Tirreno renderà la giornata molto instabile e via via più perturbata su molte regioni con precipitazioni, anche molto intense e nevicate in montagna.

A partire dal giorno di Natale, che quest'anno cade giovedì 25 dicembre, potrebbero invece innescarsi delle correnti più fredde.

Ci dice Abelli: "La massa d’aria presente sul nostro Paese potrebbe essere in parte scalzata da questi venti più freddi, anche se non gelidi, che dovrebbero riportare le temperature su valori più nella norma per la fine di dicembre".

Il freddo dovrebbe farsi sentire di più e soprattutto nelle aree meno interessate dalle nuvole, con maggiori schiarite, nella notte i valori potrebbero andare sotto lo zero. È probabile che anche la giornata del 26 dicembre (Santo Stefano) sarà interessata da maltempo con condizioni di instabilità diffusa.

Neve anche a quote più basse: le zone interessante

In questi giorni sui rilievi "potrebbe abbassarsi la quota neve. Essendo le precipitazioni in prevalenza al Centro-Sud si parla di nevicate sull’Appennino, i fiocchi cadranno intorno ai 1000 metri o poco al di sotto", aggiunge Abelli. Nevicate attese anche sulle Alpi oltre i 700 metri.

Le correnti da Nord/Nord-Est che porteranno il calo termico arriveranno da Nord-Est e interesseranno prima le regioni settentrionali e adriatiche, dove potrebbe esserci anche la possibilità di valori leggermente al di sotto della media. Poi però le temperature dovrebbero scendere anche alle restanti aree del Paese.

La tendenza meteo per la fine dell'anno

All'esperto abbiamo chiesto anche la tendenza meteo degli ultimi giorni dell'anno. "In linea generale, sull’Europa orientale e la Russia dovrebbero verificarsi delle pesanti irruzioni di aria gelida e, a seconda di come si espanderanno queste masse, potrebbero essere conseguenze anche più a Ovest, quindi anche sull’Italia", ci spiega,

"Sembrerebbe che le parti marginali di queste masse d’aria molto fredde andranno a interessare l’Italia negli ultimi giorni dell’anno, portando una fase di freddo più pungente. – conclude – Anche se su questo dobbiamo attendere ancora ulteriori sviluppi".

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