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Sarà dichiarata morte celebrale per il 17enne colpito da meningite batterica: individuati oltre 280 contatti

Non ce l’ha fatta il 17enne di Trezze sul Brenta colpito da meningite batterica da meningococco di tipo B e ricoverato a Bassano del Grappa, troppo gravi si sono rivelate le conseguenze dell’infezione. Intanto il Servizio di igiene dell’Ulss 7 Pedemontana sta continuando il proprio lavoro alla ricerca dei contatti del ragazzo.
A cura di Antonio Palma
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Il Sindacato medici italiani (Smi) cita l’ultima inchiesta parlamentare sull’efficienza del servizio sanitario nazionale e denuncia che da un’indagine a campione su 200 strutture emerge che, in caso di sisma, il 75% crollerebbe. A Sud le strutture più a rischio.

Non ce l'ha fatta il 17enne vicentino colpito da meningite batterica da meningococco di tipo B, i medici hanno avviato la procedura per dichiararne la morte cerebrale. Troppo gravi si sono rivelate le conseguenze dell'infezione. Il ragazzo era ricoverato in rianimazione in gravissime condizioni all’ospedale di Bassano del Grappa da quando era arrivato con sintomi gravi tra sabato e domenica. Fino all'ultimo si è sperato potesse farcela fino alla tragica notizia di oggi. Per il 17enne di Tezze sul Brenta in mattinata si è capito che non vi erano più speranze ed è stata avviata la procedura di osservazione per dichiarare la morte cerebrale del ragazzo che ha una durata prevista di sei ore per legge. "La malattia si è dimostrata davvero molto aggressiva" ha spiegato il direttore sanitario dell'ospedale vicentino.

Il Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 7 Pedemontana intanto sta continuando il proprio lavoro alla ricerca dei contatti del ragazzo, che devono sottoporsi a immediata profilassi. Un numero che sta crescendo di giorno in giorno dopo la ricostruzione degli spostamenti del minorenne. L’attività del Servizio igiene infatti ha portato alla luce il fatto che giovane nei giorni precedenti al suo arrivo al pronto soccorso con sintomi già gravi aveva giocato a basket con la sua squadra e partecipato a diversi eventi tra cui anche alcune feste e questo inevitabilmente ha fatto lievitare il numero di possibili contatti stretti. Dalle prime decine di persone immediatamente contattate nelle ore successive al ricovero del 17enne e all’allarme lanciato dall’ospedale, si è superato ora quota 280 ma potrebbero aumentare ancora nelle prossime ore.

Nel dettaglio, fino a lunedì l'Ulss 7 Pedemontana ha individuato 287 persone che avrebbero avuto contatti con l’adolescente negli ultimi 10 giorni, cioè entro il periodo di incubazione della malattia, tra cui ovviamente familiari ma anche compagni di scuola e di squadra e gli avversari incontrati in una partita di basket disputata dei giorni scorsi. Proprio i compagni di scuola del liceo scientifico ieri avevano deciso di fargli visita in ospedale.

Intanto l’attività del Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 7 prosegue alla ricerca di una serie di persone che avrebbero potuto incrociare il giovane nei giorni precedenti al ricovero. In particolare si cercano i partecipanti ad alcune feste in cui il 17enne era presente che si sono tenute nei comuni di Marostica e di Tezze sul Brenta, di cui il ragazzo è originario.

Proprio il sindaco della cittadina ha voluto rassicurare i concittadini. “L'Ulss 7 Pedemontana ha attivato tutti i protocolli anche contattando coloro che erano stati in contatto con il giovane. Per questo mi sento di rassicurare i concittadini. Mi auguro che la terapia alla quale il giovane è sottoposto abbia affetti positivi. È questa la cosa più importante” ha dichiarato il primo cittadino di Tezze Luigi Pellanda

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