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Mazzette, appalti e sponsorizzazioni: arrestato a Messina l’ex primario di chirurgia plastica

Arrestato l’ex primario del Policlinico di Messina Francesco Stagno d’Alcontres: secondo l’inchiesta avrebbe ottenuto mazzette da aziende sanitarie per appalti e congressi, con sequestri e interdizioni.
A cura di Davide Falcioni
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Il dottor Francesco Stagno d’Alcontres, ex primario di chirurgia plastica del Policlinico universitario di Messina e in passato parlamentare regionale siciliano, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del gip. La misura cautelare accoglie la richiesta della Procura e si fonda su un impianto accusatorio che comprende concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa. Il medico, andato in pensione lo scorso luglio, è stato al centro di un’indagine della Guardia di Finanza che ricostruisce un sistema di rapporti illeciti con alcune imprese del settore farmaceutico e sanitario.

Secondo gli inquirenti, il noto chirurgo avrebbe preteso somme di denaro da aziende fornitrici dell’ospedale, promettendo agevolazioni nei rinnovi degli appalti per l’approvvigionamento di prodotti medicali oppure minacciando l’interruzione delle forniture. Il meccanismo avrebbe garantito al professionista contributi economici significativi, formalmente qualificati come sponsorizzazioni, quote di iscrizione o cene sociali, legati all’organizzazione di un congresso scientifico promosso da un’associazione di cui Stagno d’Alcontres era responsabile scientifico.

L’evento, svoltosi lo scorso anno, era inserito tra le attività riconducibili alla divulgazione medico-scientifica e ai programmi di aggiornamento dei soci, compresi i percorsi di formazione Ecm. Dalla documentazione acquisita e dalle intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche emergerebbe che il congresso avrebbe generato entrate per oltre 700 mila euro, ritenute frutto delle pressioni esercitate sulle aziende coinvolte.

Nel corso degli accertamenti, gli investigatori avrebbero inoltre scoperto che l’ex primario effettuava numerosi interventi chirurgici in strutture private del territorio senza dichiararli, attività considerate estranee agli obblighi lavorativi dell’ospedale universitario.

Nell’inchiesta risultano coinvolti anche due professionisti che, secondo gli atti, avrebbero collaborato con Stagno d’Alcontres: la dirigente medica del reparto di chirurgia plastica del Policlinico, Antonina Fazio, e l’ostetrica esterna Cristina Alì. Per entrambe, il gip ha disposto l’interdizione dall’esercizio della professione sanitaria per un anno.

Contestualmente, sono stati eseguiti sequestri preventivi per presunta truffa ai danni della pubblica amministrazione: 48 mila euro nei confronti dell’ex primario e 9.700 euro per la dirigente medica. Le misure cautelari, secondo la magistratura, sarebbero necessarie per evitare il rischio di reiterazione dei reati e salvaguardare la corretta gestione delle attività ospedaliere.

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