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Esami di Maturità 2025

Maturità, quali tracce potrebbero uscire alla prima prova: il toto-tema punta su D’Annunzio e sull’IA

L’esame di Maturità 2025 si avvicina e, come ogni anno, è scattato il ‘toto-tracce’ per la prima prova, quella di italiano. I maturandi e le maturande saranno chiamati a scegliere tra la tipologia A, l’analisi del testo (poetico o in prosa), la tipologia B, la stesura di un testo argomentativo, e la tipologia C, la scrittura di un elaborato su temi di attualità. Ecco quali sono le ipotesi su autori e argomenti emerse in questi mesi.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
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L'esame di Maturità 2025 si avvicina e, come ogni anno, è scattato il ‘toto-tracce‘ per la prima prova, quella di italiano. I maturandi e le maturande saranno chiamati a scegliere tra la tipologia A, l'analisi del testo (poetico o in prosa), la tipologia B, la stesura di un testo argomentativo, e la tipologia C, la scrittura di un elaborato su temi di attualità. 

Gli autori per l'analisi del testo e gli argomenti da trattare nelle altre due tipologie sono tanti e spesso il Ministero, incaricato di scegliere le tracce, ha sorpreso studenti e studentesse. Un caso che ha fatto scuola è, per esempio, quello della Maturità 2013, quando lo scrittore Claudio Magris sostituì i più ‘classici' e forse prevedibili colleghi.

Nonostante gli imprevisti, però, maturandi e maturande tentano e sperano di indovinare autori e temi per arrivare preparati e con meno ansia al giorno dell'esame: ecco cosa stanno ipotizzando in questi mesi.

D'Annunzio e i due "Italo": i possibili autori dell'analisi del testo

Studenti e studentesse continuano a scommettere su Gabriele D’Annunzio alla Maturità, secondo quanto emerso da un sondaggio di Skuola.net, che sul tema ha raccolto le idee di un panel di circa mille studenti di un quinto superiore. Anche negli anni scorsi il nome del ‘vate' è stato fatto con insistenza ma non è mai uscito. Che sia la volta buona? Tanti maturandi credono di sì. 

Insieme all’autore abruzzese ci sarebbero altri due nomi: Luigi Pirandello e Giuseppe Ungaretti. Anche se è abbastanza improbabile che ‘ri-escano' alla Maturità 2025, visto che sono già stati proposti l'anno scorso. Un bis a distanza ravvicinata è riuscito solo al Sommo Poeta Dante Alighieri, che ha comunque aspettato un anno prima di ripresentarsi.

In risalita, invece, sarebbero i nomi dei “due Italo" della letteratura italiana, Svevo e Calvino, decisamente più probabili proprio perché mancano da qualche anno. Il primo non viene proposto, infatti, dall’esame del 2009 e tra i maturandi, il 23%, sta prendendo piede l’ipotesi di un suo coinvolgimento.

Per quanto riguarda Calvino, invece, il 40esimo anniversario dalla morte dell’autore, avvenuta il 19 settembre 1985, si avvicina e questo lo porta sul terzo gradino del podio, indicato da 1 studente su 6. Appena sotto troviamo invece Primo Levi che, collegato con la ricorrenza degli 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, dove fu prigioniero, prende quota come spunto.

Quali tracce possono uscire per la tipologia B e C: dall'Intelligenza artificiale al futuro della Chiesa

Il ‘toto-tracce' però non si limita agli autori, che riguardano solamente due delle sette tracce possibili alla prova scritta di italiano. Altri due spunti riguardano l’attualità, con il dibattito sull’Intelligenza artificiale e la questione sul futuro della Chiesa che, dopo la recente morte di Papa Francesco, entrano tra i pronostici di maturandi e maturande.

Un'ipotesi è possibile, anche se lo scorso anno il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, disse di aver scelto le tracce a marzo e quindi questa soluzione, per essere presa in considerazione, richiederebbe la riapertura, concessa, dei processi decisionali o che fosse già stata pensata indipendentemente dalla morte del Pontefice, alla luce del suo stato di salute.

Ricordiamo, poi, che le restanti tre tracce delle sette totali riguardano altri ambiti, ricollegabili alla storia o ai grandi temi del genere umano. In questo caso, c’è una triade di argomenti che sono favoriti e sono connessi al futuro del mondo, alla pace e alla memoria.

Una memoria che sicuramente si basa su anniversari, come gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, con le relative implicazioni in termini di fine dei totalitarismi e dei leader che li incarnavano.

O come i 75 anni della dichiarazione di Schuman che ha dato il via al processo di unificazione europea. Ci sono, infine, argomenti che restano sempre ‘papabili', come quello della violenza di genere, sia alla luce dei recenti fatti di cronaca sia del protocollo di intesa tra il Ministero e la Fondazione Giulia Cecchettin, o della guerra nell’attuale scenario internazionale.

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