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Martina sfregiata a Prato, perizia psichiatrica sull’ex fidanzato: “Capace di intendere e volere”

Una perizia psichiatrica ha giudicato Emiliano Laurini capace di intendere. È dunque pienamente imputabile e sarà giudicato col rito abbreviata per l’aggressione alla ex fidanzata nel febbraio 2023. L’uomo, in carcere a Sollicciano, intanto si è scusato e risarcito Martina Mucci con 22mila euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Emiliano Laurini, ex fidanzato e presunto mandante dell’aggressione a Martina Mucci, la cameriera di Prato picchiata sotto casa mentre rientrava da lavoro nel febbraio dello scorso anno, è stato dichiarato capace di intendere e di volere. È dunque pienamente imputabile.

È stato comunicato oggi l'esito della perizia psichiatrica svolto dalla specialista Michela Casoria, nominata dal giudice dell’udienza preliminare Marco Malerba, richiesta dalla difesa dell'uomo, che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. La sentenza è attesa all'udienza fissata il 21 giugno.

Presenti oggi in aula sia la 33enne Martina Mucci coi suoi genitori sia Emiliano Laurini, che ha reso spontanee dichiarazioni, scusandosi con Mucci e i suoi genitori. L'uomo ha ribadito di aver chiesto agli esecutori materiali – Kevin Mingoia e un minorenne – di tagliare solo una ciocca di capelli alla ragazza.

Alla base di quel gesto c’era la gelosia, visto che la loro relazione era terminata e lui era convinto che lei avesse iniziato una storia con un’altra persona. Secondo la sua versione, dunque, i due ragazzi che hanno picchiato la ex ragazza avrebbero agito di propria iniziativa, andando oltre il “compito” che gli era stato assegnato

Laurini, che ha riconosciuto a Mucci un assegno da 22mila euro come acconto sull'integrale risarcimento, ha intrapreso un percorso di recupero psicologico presso il servizio psichiatrico del carcere di Sollicciano dove è recluso.

“Entro l’estate ci sarà una valutazione del giudice su questi fatti che riguardano non solo l’aggressione ma anche una condotta di maltrattamenti importante nei confronti di Martina Mucci, conseguenza di una cultura maschilista in cui la donna diventa oggetto della persona che le vuole bene tra virgolette”, ha detto Costanza Malerba, l’avvocato che difende Martina Mucci insieme a Federico Febbo.

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