Marion Materassi multata per 3 milioni di euro: “Finti sconti in televendita e affermazioni ingannevoli”

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato con una multa da 3 milioni di euro a società Emme Group S.p.A., titolare del marchio Materassi Marion, per “pratica commerciale scorretta, ingannevole e aggressiva nell’attività di promozione e vendita di materassi a marchio Marion”. Il provvedimento comunicato oggi arriva al termine di una istruttoria avviata nell’ottobre dello scorso anno che ha visto ispezioni in azienda e acquisizione di documenti.
Secondo l’Agcm, durante le continue telepromozioni, la società “ha pubblicizzato materassi con sconto rispetto a un prezzo mai praticato” inducendo i consumatori a fissare un incontro a domicilio con gli agenti/venditori durante il quale però “i consumatori venivano spinti a comprarne altri a un costo molto più alto”
Stando all’autorità garante del mercato e della concorrenza, “Nelle televendite viene infatti indicato sempre un prezzo promozionale e un elevato sconto rispetto a un prezzo pieno (o valore di mercato) barrato che non risulta mai applicato. Inoltre, non viene indicato il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni, pur trattandosi di offerte promozionali”.
Non solo, durante le successive visite a casa, lo stesso prodotto pubblicizzato in tv veniva denigrato invitando il consumatore a comprarne un altro materasso a costi più elevati. “Gli agenti/venditori hanno spinto i consumatori, in alcuni casi anziani, anche tramite affermazioni ingannevoli o denigratorie su caratteristiche e tempi di consegna dei materassi oggetto delle tele promozioni, ad acquistarne altri a prezzi molto più elevati” sostiene Agcm, aggiungendo: “Questo comportamento ha consentito alla società Emme Group di vendere un numero significativamente maggiore di materassi ad un costo superiore anche di 3.000 euro rispetto a quelli oggetto delle televendite, pubblicizzati a prezzo scontato”.
Le condotte oggetto di sanzione riguardano il 2024, ma per l’Autorità “anche le recenti modifiche apportate alle comunicazioni pubblicitarie non sembrano aver sanato i profili di contestazione rilevati”. La società dal suo canto ha rigettato ogni accusa e presentato una sua memoria difensiva ma l’Agcm comunica che “In considerazione della tardività di tale integrazione non si è tenuto conto di quanto in essa contenuto”.