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Marina di Carrara, gira armato per strada urlando “Allah Akbar”: “Ho obbedito a un angelo”

L’uomo arrestato dopo aver urlato, armato di pistola, la frase “Allah Akbar” in strada è un pusher marocchino di 33 anni che deve scontare una pena per spaccio.
A cura di S. P.
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Paura qualche giorno fa a Marina di Carrara, dove un uomo è stato arrestato dopo aver urlato in strada frasi in lingua araba tra cui “Allah Akbar”. Quando poi è stato rintracciato dalla polizia in uno stabilimento balneare è stato trovato in possesso di una pistola con 6 cartucce nel caricatore e altre 7 sfuse, oltre ad alcune dosi di droga. “Un angelo mi ha detto di scendere in strada con la pistola e io ho obbedito”, così avrebbe poi spiegato l’uomo finito in manette – si tratta di un marocchino di trentatré anni, A. F. H. – al suo difensore, l’avvocato Riccardo Balatri che è andato a trovarlo in carcere a Massa. A ricostruire la vicenda è il quotidiano Il Tirreno, che aggiunge che al momento il trentatreenne è indagato per il possesso dell’arma (una semiautomatica calibro 6.35 di marca Bufalo mai immatricolata in Italia), per resistenza a pubblico ufficiale e per il possesso di qualche grammo di cocaina e marijuana.

Escluso il terrorismo – L’uomo era in realtà già ricercato dalle forze dell’ordine perché doveva scontare una pena diventata definitiva proprio per spaccio di stupefacenti. Secondo l’avvocato, stava scappando proprio per questo. Ma gli inquirenti vogliono vederci chiaro e capire le motivazioni del gesto di qualche giorno fa a Marina di Carrara, quando appunto l’uomo –con una pistola carica in mano – avrebbe urlato quella frase scatenando il panico. Finora chi si occupa del caso ha negato che ci possano essere contatti con il mondo del terrorismo islamico.

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