“Maria libera perché sa obbedire, ditelo alle femministe”: polemica sull’omelia di don Laterza a Conversano

“Maria è veramente libera, libera perché sa ubbidire. Vedete, Maria è la donna veramente più libera del mondo. Dovremmo dirlo a qualche femminista. Maria è la donna più libera del mondo perché ha saputo obbedire”: sono parole che hanno fatto storcere il naso a qualcuno dei presenti ieri in cattedrale a Conversano, nel Barese, e che – rimbalzando poi sui social – stanno scatenando delle polemiche anche oltre il comune pugliese.
A pronunciare quelle parole sulla Madonna e sulle femministe – facendo riferimento a un concetto di ubbidienza come sinonimo di libertà – è stato don Giuseppe Laterza, già arcivescovo, dal 2023 al 2024 della ex diocesi di Vartana e nominato da papa Francesco nunzio apostolico in Repubblica Centraficana e Ciad.
Tutto è successo sabato mattina nel corso della quinta giornata della Novena nella cattedrale, affidata appunto a don Laterza, mentre nella sua omelia l'arcivescovo diceva la sua sul ruolo di Maria: in un video trasmesso in diretta su Facebook e pubblicato dal quotidiano locale “Oggi Conversano” si sente il ragionamento del religioso. Che appunto, testualmente, dice che Maria è la donna più libera del mondo perché ha saputo obbedire.
“Poi ci meravigliamo se la gente non va a messa”, uno dei tanti commenti che si leggono sui social in risposta al video. “Il problema – si legge in un altro commento – è che le dichiarazioni aberranti di questo individuo sono perfettamente in linea col pensiero dominante nelle istituzioni che vengono elette per giudizio popolare”.
Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista, scrittore e divulgatore, Interpellato dal quotidiano La Stampa ha commentato così l’episodio: “Visto che da molto tempo la gerarchia del potere ecclesiale è messa in discussione dalle sue fondamenta dogmatiche, questa gerarchia si difende come può. Anche sparando scemenze, come in questo caso. Per fortuna molti e molte cattolici e cattoliche stanno parecchio più avanti di questi porporati ignoranti e tremebondi".