Manduria, tendone da 30 metri quadri nella riserva naturale: famiglia multata per 500 euro

Una famiglia barese aveva installato una sorta di tendone-gazebo in riva al mare a Manduria, non lontano dalla Riserva Naturale della foce del fiume Chidro, per trascorrere delle giornate tutti insieme in spiaggia. Una struttura che occupava uno spazio di circa 30 metri quadrati in una zona che dovrebbe rimanere incontaminata: inevitabilmente ha generato gli sguardi dei passanti che, tramite il movimento politico "Azione Messapica", hanno segnalato l'abuso su Facebook.
Dopo le denunce sui social, e forse anche a seguito di qualche segnalazione telefonica, i carabinieri e gli agenti della polizia locale sono intervenuti. Il tendone è stato smantellato e tutto il materiale requisito. Chi ci era accampato, invece, dovrà pagare la multa per occupazione abusiva: 500 euro.
Il profilo social domenica 9 luglio aveva pubblicato le foto e scritto: "Stamattina in tempo reale. Sindaco dimettiti! Tutti a rispettare divieti, ztl, parcheggi a pagamento, tasse, orpelli, controlli, Municipale modello 007 ed Fbi. Poi arrivano i cafoni e non rispettano nulla, ti sporcano ogni cosa, ti occupano abusivamente l’intera spiaggia e… ti lasceranno quintali di rifiuti dove meglio preferiranno (un cestino, un angolo di spiaggia o la campagna). Vergognatevi".
L’associazione aveva poi sottolineato che il gazebo si trovava "nel tratto di mare più vietato del litorale messapico, quello del fiume Chidro oggetto di ordinanza di divieto di balneazione".

Poi, dopo l’intervento delle forze dell'ordine, quelli di ‘Azione Messapica‘ hanno corretto il tiro plaudendo all’iniziativa dell’amministrazione: "Finalmente… e che sia solo il primo di tanti interventi per ripristinare l’ordine sulle spiagge manduriane".