video suggerito
video suggerito

“Mamma, uccidimi, ti prego”. Bimbo autistico di 8 anni, tenta il suicidio con le forbici

Il drammatico racconto di Kerry Linnell, 43enne di Liverpool, mamma di Jack: il bimbo, autistico, ha già tentato di uccidersi e spesso chiede alla madre di togliergli la vita: “Vorrei essere sotto terra in un cimitero” le ha scritto in un bigliettino. “È una situazione terribile, più diventa grande, più capisce quanto gli altri sono diversi da lui” racconta la donna.
A cura di Biagio Chiariello
1.456 CONDIVISIONI
Immagine

“Vorrei che mamma mi uccidesse", “vorrei bruciare vivo”, “vorrei essere in un cimitero”. Sono le frasi che una madre americana di 43 anni è stata costretta a leggere. A scriverle è stato il figlioletto Jack Rogan, un bimbo autistico di 8 anni, che avrebbe anche provato a togliersi la vita con un paio di forbici, ha rivelato la donna, Kerry Linnell. La donna ha raccontato di averlo portato all’Alder Hey Children's Hospital di Liverpool ad ottobre a seguito del tentativo di suicidio, ma i medici sono stati costretti a respingerla: “Mi hanno detto che non c’erano letti disponibili nell'unità specialistica di salute mentale, nonostante concordassero sul fatto che si trovasse in grave pericolo”. Jack è stato così ricoverato in un altro reparto dell’ospedale, dove è rimasto per diverse settimane.

alcuni dei bigliettini scritti da Jack alla mamma
alcuni dei bigliettini scritti da Jack alla mamma

Kerry ha spiegato che il figlio ha cominciato a manifestare i primi preoccupati segni dopo aver cambiato scuola l'anno scorso. "È una situazione terribile, e mi viene solo da piangere. Non sono in grado di dargli quello di cui ha bisogno” ha detto, affranta, la genitrice ai media britannici.  “Jack mi ha fatto trovare dei bigliettini nei quali mi fa capire che vorrebbe essere ucciso da me. Mi scrive: ‘perché sono una persona così cattiva?" e ‘tutti si dimenticano di me’. Spesso mi chiede perché non ha amici e una volta ha scritto che vorrebbe essere messo sotto terra al cimitero. Col tempo che passa diventa più grande e si rende conto di quanto sia diverso il mondo per lui, e questo lo fa sentire in qualche modo una brutta persona" ha raccontato Kerry.

La drammatica storia di Jack Rogan ha portato alla creazione di un pagina Facebook ‘Justice for Jacko’ e ad una petizione per chiedere più posti letto negli ospedali per i bambini con problemi di salute mentale. In precedenza alcuni calciatori del Liverpool FC hanno visitato Jack, che tifa per l'Everton, l’altra squadra di calcio in città. Sul caso è intervenuta anche una parlamentare, Luciana Berger: “La vicenda di Jack ha evidenziato come vi sia un'enorme crisi in merito ai problemi di salute mentale dei bambini”. La deputata originaria proprio di Liverpool ha riferito in Parlamento, evidenziando come i ricoveri di emergenza abbiano raggiunto livelli record, con molti servizi di prevenzione che sono stati tagliati.

1.456 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views