“Mamma, ho investito una donna incinta”: truffa da 10mila euro ai danni di un’anziana 78enne

Ancora truffe telefoniche ai danni di anziani. Questa storia arriva da Vicenza, dove il copione segue battute sempre uguale: i pensionati ricevono una telefonata da sconosciuti che fanno loro credere che a figli o parenti sia successo qualcosa e che per tirarli fuori dai guai servano subito somme incredibili di denaro.
Questa volta la vittima è una 78enne che ha ricevuto la telefonata da un uomo che si spacciava per il figlio. "Mamma, ho investito una donna incinta" avrebbe detto la voce al telefono, spaventando l'anziana donna. Poco dopo è arrivata una seconda telefonata in cui il finto figlio spiegava che la donna investita aveva perso il bambino a causa dell'incidente. A quel punto è scattata la richiesta di soldi: la somma richiesta era di circa 10mila euro, che però l'anziana non aveva ovviamente a portata di mano. Ha quindi raccattato quello che poteva per aiutare il presunto figlio in difficoltà.
Alla porta dell'anziana donna si è presentata una complice dell'impostore che ha ritirato 950 euro in contanti e circa 300 grammi d'oro, frutto degli averi preziosi che la 78enne aveva collezionato negli anni. Il raggiro ha fruttato circa 10mila euro, una cifra da capogiro che difficilmente una persona anziana riesce a reperire con facilità.
Truffe agli anziani
Proprio nella giornata di ieri 26 novembre 2020 sono stati compiuti circa 16 arresti tra Napoli, Potenza e Terni nell'ambito di un'inchiesta relativa alle truffe ai danni degli anziani. I malviventi contattavano le vittime al telefono dopo averle selezionate tra i diversi bersagli sul territorio e si qualificavano come appartenenti alle forze dell'ordine o avvocati. A quel punto, fingevano che persone care all'anziano in questione fossero rimaste coinvolte in un incidente e che non avessero copertura assicurativa. Chiedevano quindi la somma di denaro per riparare al finto danno provocato dal parente in questione. Una volta convinta la vittima, uno dei complici si presentava a casa dell'anziano di turno per riscuotere il denaro o in alternativa gli oggetti di valore.