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Maltempo in Veneto, l’appello di Zaia: “Basta col turismo del macabro, non andate in montagna”

L’appello del presidente del Veneto, Luca Zaia, all’indomani del maltempo che ha colpito la sua regione creando danni dal valore di mezzo miliardo di euro: “Sto pensando ad una ordinanza contro il turismo del macabro. Non andate in montagna, nel bellunese per non intralciare il lavoro degli operatori. Andateci solo se avete estrema necessità, e non per fare foto”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine dalla pagina Facebook di Luca Zaia.
Immagine dalla pagina Facebook di Luca Zaia.

Potrebbe a breve arrivare una ordinanza per evitare il "turismo del macabro" da maltempo. Parola di Luca Zaia, il governatore del Veneto, che è tra le regioni più colpite da temporali e neve nelle ultime ore. Il presidente si è scagliato soprattutto contro coloro che in questi giorni di emergenza "stanno salendo in montagna per documentare su Instagram il maltempo. Non ne abbiamo bisogno. Ci sono frane, massi che ostruiscono le strade, dovremo anche usare la dinamite per liberarle, e gli operatori devono poter lavorare in sicurezza". La situazione, infatti, soprattutto nel Bellunese, è preoccupante. "In Veneto – ha sottolineato Zaia – abbiamo vissuto una tragedia non da poco, è stato terribile vedere tutta quell'acqua. Ha piovuto di più del 2010 con la tempesta Vaia. Solo ieri sono caduti 624 millimetri contro i 589 di dieci anni fa: ma hanno funzionato le opere che abbiamo realizzato in questi anni – ha spiegato -. Nel vicentino ha funzionato il bacino di Caldogno voluto dalla Regione, e Vicenza non è andata sotto acqua perché abbiamo fatto le opere. Erano da 80 anni che non venivano fatte. È stata un'opera ciclopica".

Il consiglio che Zaia dà ai suoi concittadini per le prossime ore è quello di evitare la montagna. "Faccio appello a tutti i cittadini: non andate in montagna, nel bellunese per non intralciare il lavoro degli operatori. Andateci solo se avete estrema necessità. Altrimenti, lasciateliberelestradedellamontagna", ha continuato, sottolineando come "qui a spanne siamo già sul mezzo miliardo di danni. Ho già dichiarato lo stato di crisi aperto, man mano si possono aggiungere altri Comuni colpiti". Il presidente del Veneto ha spiegato anche che "ci sarà poi una dichiarazione cumulativa degli stati di crisi fatti dalle varie regioni", e ha quindi tenuto a sottolineare che "è importante dire ai cittadini che il loro riferimento, per presentare le richieste di ristoro dei danni è il sindaco".

Intanto, ancora questa mattina sono proseguiti alcuni interventi dei vigili del fuoco dopo il temporale di ieri. Soprattutto a Vicenza, in zona Settecà e a Torri di Quartesolo per l’esondazione della roggia Caveggiara, che ha comportato l’evacuazione di alcune famiglie, ospitate per la notte in albergo. Da domenica pomeriggio sono state una ventina le persone portate in salvo. Lunedì mattina a Torri di Quartesolo è stato chiesto l’intervento dei pompieri con i gommoni per aiutare altri residenti. Altre squadre sono intervenute da Vicenza, Verona e Rovigo anche con gli operatori Saf (Speleo Alpino Fluviali).

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