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Madre e figlio trovati cadavere in casa a Favara, uccisi da colpo di pistola: indagine per omicidio

Entrambi morti per un colpo di pistola la donna e il figlio ritrovati cadavere a Favara, nell’Agrigentino. In un primo momento si era ipotizzato che la donna avesse avuto un infarto ma ora si indaga per omicidio.
A cura di Antonio Palma
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Sono morti entrambi per un colpo di pistola sparato da distanza ravvicinata la donna e il figlio ritrovati cadavere nella serata di mercoledì in un appartamento di via Bachelet, a Favara, nell'Agrigentino. Per questo ora la locale Procura siciliana ha aperto un fascicolo per omicidio. In un primo momento si era ipotizzato che la donna avesse avuto un infarto alla vista del cadavere del figlio, morto suicida, ma dopo i primi accertamenti medico legali sul cadavere dell'anziana madre si è scoperto che la causa del decesso non è stata un infarto ma un colpo di pistola. Il corpo senza vita della signora Antonia Volpe era stato rinvenuto nella stessa casa dove giaceva esanime il corpo del figlio Angelo Maria cinquantaduenne che si era tolto la vita sparandosi con un revolver detenuto illegalmente. A dare l'allarme, nel tardo pomeriggio di ieri, era stato un vicino di casa che aveva sentito un colpo di pistola e aveva avvertito i familiari.

I due corpi sono stati trovati dall'altro figlio della donna che è accorso sul posto e si è ritrovato davanti alla  terribile scena. Entrato in casa , ha trovato i corpi del fratello e della madre senza vita: sul posto sono giunti immediatamente i soccorritori del 118 insieme con i carabinieri della tenenza di Favara. I militari inizialmente  hanno così ipotizzato il suicidio dell'uomo, impiegato 52 anni, che si sarebbe tolto la vita in casa con una pistola detenuta dal padre defunto e la morte per malore della madre 83enne. Poi la svolta col l'esame del medico legale che ha torbato un foro di proiettile che ha indotto la procura di Agrigento, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, a indagare per omicidio. L'inchiesta, che ipotizza ora un caso di omicidio-suicidio maturato tutto in ambito familiare, però prosegue e anche oggi i carabinieri ascolteranno diverse persone tra familiari e conoscenti del due vittime per cercare di stabilire i fatti e l'esatta dinamica dell'accaduto.

Importanti saranno anche le analisi sulla pistola revolver 357 magnum, con matricola abrasa, che l'uomo avrebbe utilizzato per uccidere la madre e poi per spararsi alla tempia. l'arma è stata sequestrata dai carabinieri della sezione Operativa della tenenza di Favara e verrà, adesso, inviata al Ris di Messina per le analisi di rito. Sequestrati anche i sei proiettili, di cui due esplosi. Le investigazioni dei militari dell'Arma, coordinati dal comandante della compagnia di Agrigento, il maggiore Marco La Rovere, e della Procura , stanno cercando ora di capire in che contesto possa essere maturato l'omicidio premeditato con conseguente suicidio. Importanti, per provare a fare chiarezza, dovrebbero essere state le dichiarazioni dell'altro figlio dell'anziana, nonché fratello del suicida: un imprenditore edile di 46 anni.

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