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Lutto in Rai: morto il giornalista Andrea Jengo

E’ morto all’età di 65 anni il cronista Andrea Jengo, direttore della sede Rai della Toscana e dell’Umbria. L’annuncio della scomparsa è stato dato da Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana. Da quasi trent’anni era un apprezzatissimo dirigente della Rai. Lascia una moglie e una figlia.
A cura di Davide Falcioni
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Cordoglio nel mondo del giornalismo toscano. E' infatti morto all'età di 65 anni il cronista Andrea Jengo, direttore della sede Rai della Toscana e dell'Umbria. L'annuncio della scomparsa è stato dato da Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana. "Jengo, da molti anni a Firenze, è sempre stato molto vicino alla città e alle istituzioni per le mille iniziative promosse e ospitate con il patrocinio della Rai", ha ricordato Sandro Bennucci. "Per quanto riguarda il sindacato dei giornalisti, Jengo è sempre stato un amico sincero, manifestando grande sensibilità non solo per i seminari di formazione, ma anche per tutto quello che riguarda la nostra professione: fu fra i promotori dell'idea di intitolare il mitico studio C della sede Rai a Paola Nappi, collega che si ammalò durante i servizi dal Giglio sulla Concordia e che morì dopo non breve agonia – si legge nella nota di cordoglio – Lo ricordiamo anche fra i più attivi, tre anni fa, nelle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell'alluvione di Firenze. L'Associazione Stampa Toscana esprime alla moglie Emilia, alla figlia, ai colleghi e ai dipendenti Rai della Toscana sentite condoglianze e partecipa al loro dolore".

Il rapporto tra Jengo e la Rai è iniziato nel 1990 con il servizio nella segreteria del Consiglio di Amministrazione e nove anni dopo è stato nominato direttore della sede regionale per l’Umbria, mentre nel marzo 2006, pur mantenendo l’incarico di direttore della sede umbra, il giornalista è diventato responsabile ad interim della sede regionale per le Marche. Nel 2007 a Jengo è stata affidata la responsabilità della Post produzione del Centro di produzione di Roma mentre nel 2011 è tornato a fare il responsabile di una sede regionale, quella della Toscana e, da tre anni, ricopriva ad interim l'incarico per la sede umbra.

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