Luigi Lucchini è morto. Addio al “re dell’acciaio”, aveva 94 anni

E' morto all'età di 94 anni Luigi Lucchini, fondatore di uno dei più importanti gruppi siderurgici italiani. L'imprenditore bresciano, che è stato anche presidente di Confindustria a metà degli anni Ottanta, era nato a Casto, in provincia di Brescia, il 21 gennaio 1919. Figlio di un fabbro, nell’immediato dopoguerra aveva cominciato la sua lunga carriera nel ramo della siderurgia costruendo un piccolo laminatoio per la produzione di tondo per cemento armato. Nei decenni successivi l'azienda si sviluppa e si amplia specializzandosi nella produzione di acciai speciali. Tra gli anni Settanta e Ottanta, il gruppo Lucchini si concentrerà sulle produzioni a maggior valore aggiunto, come quello degli acciai speciali e di alta qualità. Luigi arriva a diventare, tra l'altro, presidente della Banca Commerciale Italiana ed entrare nei consigli di amministrazione di Assicurazioni Generali, Mediobanca, Montedison e Olivetti. Dal 1980 al 1982 fa parte del comitato consultivo della Comunità europea in rappresentanza dei produttori siderurgici privati. Dal 1984 al 1988 l'imprenditore è presidente di Confindustria. Negli anni novanta, il gruppo Lucchini ottiene la quota di maggioranza dell’importante stabilimento siderurgico di Piombino, che ancora oggi porta il suo nome e produce prodotti laminati lunghi di qualità (barre, vergella, rotaie). Lucchini ha presieduto anche Comit, Compart e Montedison ed è stato inoltre amministratore unico della società di famiglia Sinpar.