video suggerito
video suggerito

Lite col becchino al cimitero. Le accuse della donna: “Mi ha lanciato le ossa contro”

I fatti al cimitero di Rotoli, a Palermo. La donna aveva lamentato il fatto che le ossa riesumate dal necroforo non fossero quelle della madre, scomparsa 20 anni prima: “Quello non è il suo vestito, ne sono sicura”. L’uomo non l’avrebbe presa bene. Ora la vicenda è finita in tribunale.
A cura di Biagio Chiariello
732 CONDIVISIONI
Immagine

Due anni fa una donna è stata convocata al cimitero dei Rotoli di Palermo per riesumare la salma della madre e trasferirne i resti nell'ossario dopo 20 anni dalla sua morte. Ma all'apertura del loculo la figlia non avrebbe riconosciuto il corpo: “Quella non è mia madre, il vestito che indossava era di un altro colore”. Di fronte a questa reazione l'operaio del cimitero le avrebbe lanciato contro le ossa prese dalla tomba, esclamando: “Ecco, questa è tua madre!”. Immediata la denuncia da parte della signora, il cui racconto è stato poi consegnato alla procura di Palermo.

La nota dei carabinieri locali sulla vicenda fa emergere una situazione sicuramente poco chiara in merito alla vicenda: “Si evidenzia la totale assenza di atti amministrativi in grado di chiarire la sequenza di sepolture e tumulazioni così da fare presupporre uno scellerato utilizzo della tomba negli anni '80-'90 caratterizzato dalla totale assenza di documenti se non quelli con i nomi dei defunti ivi posti almeno ufficialmente”. Tant’è che i magistrati hanno chiesto l'archiviazione della posizione del necroforo al giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa perché non ci sarebbero i presupposti per un'imputazione.  Dalla verifica del registro mortuario “non risulta in alcun modo l'adozione di provvedimenti cartolari da parte del personale della direzione del Cimitero dei Rotoli in grado di chiarire la sequenza di sepolture e di tumulazioni effettuati”. Il procuratore però ha preferito, per il momento, non archiviare. L’udienza è stata fissata per l'8 marzo.

732 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views