Liceo evacuato a Pescara, parlano studenti e genitori: “Persone in lacrime, non riuscivano a respirare”

Il liceo Marconi di Pescara è rimasto chiuso anche oggi, venerdì 17 ottobre. Non sono infatti ancora state completate le verifiche utili a capire cosa sia la sostanza cheieri si è diffusa nell'istituto, facendo finire 5 persone al pronto soccorso e portando all'evacuazione dell'edificio.
Come ha raccontato una studentessa a Fanpage.it, giovedì tutto è iniziato alla prima ora, poco dopo il suono della campanella. "L'odore è partito dal primo piano. Noi nelle aule al piano terra abbiamo iniziato a vedere molti studenti correre giù per scale mentre si coprivano il volto".
In quel momento "neanche i professori sapevano cosa fosse successo" spiega la ragazza, "poi appena sono stati informati ci hanno fatto subito uscire fuori". Nella scuola è scoppiato il caos.
"È stato spaventoso, ho visto molte persone in lacrime perché non riuscivano a respirare bene. Io stessa sentivo irritazione alla gola" dice ancora la studentessa. "Delle mie amiche della palazzina A, dove è successo tutto, hanno raccontato di aver visto una ragazza vomitare" racconta un'altra.
I ragazzi sono stati portati in cortile ma la confusione è andata avanti, perché non sono state date spiegazioni su cosa fosse successo. "Ognuno aveva la sua versione. Si è parlato di spray al peperoncino, di rottura delle tubature dei riscaldamenti" dice una delle studentesse. "Anche di ammoniaca" spiega l'altra "ma comunque non abbiamo saputo più nulla da ieri perché gli accertamenti sono ancora in corso".
Nonostante la situazione caotica, "l'intervento di carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze è stato tempestivo, su questo non c'è dubbio", continua la studentessa. Lo pensa anche la mamma di un'altra ragazza che frequenta il liceo: "C'è stata molta efficienza per mettere in sicurezza i ragazzi. Li hanno trattenuti in cortile per un paio d'ore, ma non potevano permettergli di lasciare il perimetro della scuola. Io ho avuto molta paura che potesse succedere qualcosa di grave a mia figlia".
"È vero che solo 5 persone sono andate in pronto soccorso, ma in realtà sono stati in molti a sentirsi male" dice una delle studentesse. "La scuola è stata inaugurata l'anno scorso, spero che non ci siano davvero problemi di manutenzione di una struttura nuova" continua. "Ora aspettiamo solo di capire cosa sia successo davvero".
Cosa si sa finora
I primi risultati delle analisi condotte su 4 delle 9 sacche d'aria prese dall'istituto non parlano tuttavia di sostanze non salubri nell'aria. Lo ha comunicato l'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, che si sta occupando del caso. Le 4 sacche analizzate finora sono state prelevate dalle tre aule da cui è partito tutto e dal cortile.
Nell'attesa che vengano completati gli accertamenti su tutte e 9 le sacche, non si può ancora parlare di un esito definitivo. Ma si rafforza intanto l'ipotesi che qualcuno abbia utilizzato uno spray urticante, ossia un prodotto che non lascia tracce nell'aria dopo che si è dissolto.
Un altro episodio ad Ancona
Stamattina è stato evacuato anche un altro liceo, stavolta ad Ancona, per un motivo simile. I ragazzi e i docenti dell'Istituto Podesti-Calzecchi Onesti sono dovuti uscire dalla struttura, perché in molti hanno iniziato a tossire e a respirare con fatica. Tre studenti sono stati portati al pronto soccorso. La Croce gialla, che ha assistito 20 persone in loco, ha parlato di sintomi riconducibili all'utilizzo di una sostanza spray urticante.