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Leonardo, morto dopo l’esplosione del serbatoio della sua moto. Il boato ha spostato un’auto

Leonardo Nannetti, 33enne di Follonica, intorno alle 19 di ieri stava lavorando nel suo garage con la fiamma ossidrica quando è avvenuta la deflagrazione, un boato così violento da spostare persino un’auto di passaggio in quel momento sulla strada antistante. Il 33enne era un operaio della Lucchini di Piombino.
A cura di Davide Falcioni
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Investito dall'esplosione del serbatoio della sua motocicletta. Così ieri sera è morto Leonardo Nannetti, 33enne di Follonica che intorno alle 19 stava lavorando nel suo garage con la fiamma ossidrica quando è avvenuta la deflagrazione, un boato così violento da spostare persino un'auto di passaggio in quel momento sulla strada antistante. Il 33enne era un operaio della Lucchini di Piombino e stava svolgendo dei lavori domestici: i soccorritori sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti e, constatando la gravità della situazione, hanno chiamato i vigili del fuoco e richiesto l'intervento di un'eliambulanza Pegaso, che avrebbe dovuto trasportare l'uomo al Centro grandi ustioni. Il trentatreenne tuttavia è deceduto prima ancora che l'elicottero riuscisse a decollare.

L'esplosione è stata avvertita a diverse centinaia di metri di distanza. Tutti i vicini che erano in casa si sono affacciati per cercare di capire cosa fosse accaduto, richiamati anche dalle grida di Nannetti che chiedeva aiuto dall'interno del garage interrato, sotto alla palazzina di tre piani. Per lui sono stati inutili i tanti tentativi fatti dai sanitari del 118. L’uomo è morto dopo due ore di agonia: era appena stato accompagnato alla piazzola del 118 dove Pegaso l'avrebbe dovuto accompagnare al Centro grandi ustionati. Le ferite riportate tuttavia si sono rivelate troppo gravi e dopo i tentativi di rianimazione andati avanti per un’ora, il cuore dell’uomo ha cessato di battere. Leonardo era lì, nel suo garage: probabilmente stava cercando di aggiustare la sua motocicletta, insieme ad un amico, Pablo Cortese, che fortunatamente è rimasto illeso. L’esplosione, come detto, sembra essere partita dal serbatoio della moto di Nannetti, sulla quale stava lavorando con un saldatore o con una fiamma ossidrica.

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