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Opinioni

L’Uruguay è il primo Stato al mondo a legalizzare coltivazione e vendita di marijuana

Approvata la legge voluta dal presidente José Mujica: ogni grammo di erba costerà un dollaro. Obiettivo: scoraggiare la vendita illegale. La vendita e la produzione del farmaco saranno regolati da un ente governativo. I consumatori dovranno essere maggiorenni e iscritti ad un registro e potranno coltivare la marija anche a casa.
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La decisione era nell'aria e ora è stata confermata nei fatti: l'Uruguay è il primo Paese ad aver legalizzato coltivazione e vendita di marijuana. Il presidente José Mujica ha sostenuto il provvedimento definendolo come unico modo per combattere l'industria delle droghe illegali che devastato l'Uruguay. Il Parlamento ha approvato il disegno di legge martedì sera. Il senatore Alberto Couriel, membro della coalizione di sinistra , ha definito il passaggio del disegno di legge "una giornata storica" ​​per Paese latinoamericano. Con la nuova normativa il prezzo della marijuana sarà fissato a un dollaro al grammo, con l'obiettivo di contrastare il mercato illegale che la vende a 1,40 dollari. La vendita e la produzione dell'erba saranno regolati da un ente governativo appositamente costituito, che gestirà una banca dati di cittadini adulti iscritti al consumo di marijuana. "Questo è un tentativo di porre fine al commercio illegale di droga, facendo emergere il mercato, portandolo alla luce del giorno", ha detto il presidente Mujica in un comunicato. Il presidente ha altresì spiegato che la legge non promuove il consumo di droga, bensì si limita a identificare il consumatore in modo che le autorità possano "intervenire se il consumatore esagera".

Gli uruguaiani iscritti al registro dovranno essere maggiorenni e avranno possibilità di acquistare fino a 40 grammi di marijuana ogni mese dalle farmacie e coltivare un massimo di sei piante di loro proprietà. La legge consentirà anche la creazione dei cosiddetti club di cannabis, composta da un massimo di 45 membri che saranno in grado di crescere un massimo di un centinaio di piante. Il Consiglio nazionale delle droghe dell'Uruguay stima vi siano circa 120mila consumatori di ‘marija' in una popolazione di 3,3 milioni. Gruppi di consumatori stimano un dato ancora più alto: circa 200mila. Il disegno di legge ha innescato il dibattito in America Latina sulla questione del traffico di droga illegale e i problemi correlati: "Penso non sia un progetto realistico", ha detto il ministro per le politiche antidroga del Paraguay Luis Rojas all'agenzia di stampa spagnola Efe all'inizio di quest'anno. Il Presidente della Camera dei deputati brasiliana, Eduardo Alves, ha detto che il Brasile non era pronto per la legalizzazione della marijuana nel vicino Uruguay. Secondo i dati della polizia circa l'80 per cento della marijuana coltivata in Paraguay viene esportato in Brasile, dove si alimenta il commercio illegale di droga. Il Brasile è preoccupato del fatto che la legalizzazione della droga potrebbe portare a un sistema simile in Uruguay.

Uruguay: è festa davanti al Parlamento dopo la notizia del sì alla legge che legalizza la marijuana / foto GETTYIMAGES
Uruguay: è festa davanti al Parlamento dopo la notizia del sì alla legge che legalizza la marijuana / foto GETTYIMAGES
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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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