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Lecce, trova portafogli con 1200 euro e lo restituisce al proprietario: “Voglio entrare in polizia”

La storia di Niccolò, 19enne, e sua sorella, di due anni più giovane, entrambi studenti dello scientifico ‘Banzi’. Hanno trovato il borsello con dentro il denaro e l’hanno portato in questura: l’aveva perso un commerciante in bici. Ha voluto offrire loro una cena, ma i due fratelli hanno rifiutato: “Eravamo già appagati dalla sua riconoscenza”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Voglio diventare un fisico e arruolarmi in polizia". Queste le parole di Niccolò, 19 anni, il ragazzo che insieme alla sorella 17enne ha trovato per strada, a Lecce, un portafogli con 1.240 euro e l'ha riportato in Questura. I due, studenti del liceo scientifico Banzi di Lecce, martedì si stavano dirigendo in centro per incontrare alcuni amici, hanno ritrovato il borsellino smarrito da un commerciante; all'interno, oltre ai contanti, c'erano i documenti e alcune tessere bancomat. In Questura sono subito riusciti a risalire al proprietario un uomo di 57 anni di Lecce che lo aveva smarrito poco prima mentre era in sella alla sua bicicletta e che non ne aveva ancora denunciato lo smarrimento.

Niccolò nell'occasione, ha confidato agli agenti della Sezione Volanti della Questura il desiderio di entrare a far parte della Polizia e di poter un giorno diventare un fisico forense. "È un sogno che ho sin da piccolo – ha raccontato il teenager al Corriere della Sera – nato dal fatto che in tv guardavo sempre Detective Conan, anime giapponese di un bambino investigatore, che ad ogni fine episodio prevede la redenzione e il pentimento del colpevole di turno. Mi piaceva molto il suo rendere ‘giustizia' sia alle vittime sia ai carnefici". Niccolò ha ricordato anche il momento in cui ha ritrovato il portafogli, ammettendo che per un attimo "mi sono passati per la mente tanti oggetti che avrei potuto comprare con quei soldi". Poi però ha subito pensato che avrebbe potuto "toglierli a persone che ne avessero davvero bisogno, soprattutto in questo periodo". E così è diretto in questura. Il proprietario li ha ringraziati calorosamente e ha voluto offrirgli una cena, ma i due fratelli hanno rifiutato: "Eravamo già appagati dalla sua riconoscenza".

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