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Lecce, chiama le studentesse “orsacchiotte” e si struscia sui banchi: prof indagato per molestie

I fatti in un istituto superiore di Lecce. Il docente al momento continua a insegnare. Secondo il racconto del suo legale, aveva usato quei vezzeggiativi per rendere l’insegnamento “più confidenziale”.
A cura di Biagio Chiariello
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Chiamava le studentesse le "sue orsacchiotte", faceva battute allusive davanti a tutta la classe, arrivando anche a strusciarsi sul banco di alcune delle ragazze, minorenni. Un professore di un istituto superiore di Lecce è stato iscritto sul registro degli indagati per accertare le ipotesi di reato di atti osceni e molestie nei confronti delle sue alunne. A denunciarlo è stata la preside. A raccontare i fatti alla dirigente scolastica sono state due delle giovanissime coinvolte, che hanno messo nero su bianco alla preside che il docente si riferiva a loro con termini particolarmente affettuosi e aveva atteggiamenti tutt'altro che attigui alla carica professionale ricoperta.

Ascoltata una delle minorenni coinvolte

Nella giornata di ieri, è stata ascoltata una delle due minorenni nell’ambito dell’incidente probatoriotenutosi presso l’Asl di Lecce, dinanzi alla gip Laura Liguori. Erano presenti la psicologa Sara Scrimieri, nominata dalla Procura e i consulenti di parte. La ragazza è assistita dagli avvocati Stefania Sergi e Andrea Imbriani.

Il prof: "Un modo per rendere lezioni più confidenziali"

Invece, il professore indagato è difeso dall’avvocato Fabio Zecca. Il 20 giugno proseguirà l’incidente probatorio con l’ascolto di un’altra studentessa. Secondo quanto si apprende, il docente al momento continua a insegnare e si dice fiducioso di riuscire a dimostrare la propria buona fede. Le parole incriminate, secondo la sua versione dei fatti, sarebbero espedienti per rendere l’insegnamento "più confidenziale" e non pensava di venir frainteso.

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