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Le Fake news sui costi della benzina a San Marino, perché il Paese è legato ai prezzi italiani

San Marino non può avere prezzi dei carburanti troppo differenti da quelli italiani per legge e gli aumenti di benzina e gasolio riguardano anche i distributori locali.
A cura di Antonio Palma
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Con l’aumento costante dei prezzi di benzina, gasolio e carburanti in genere, aumenta la ricerca spasmodica degli automobilisti alla pompa di benzina meno cara. Così da diverse settimane sui social sono iniziati a spuntare post con foto di pompe di benzina dai prezzi super convenienti. Molti degli scatti fanno riferimento a San Marino, sottolineando la differenza enorme di prezzo per via delle accise italiane e invogliando così a fare rifornimento oltre confine. In realtà è una palese fake news corredate da foto vecchie di anni o che si riferiscono ad atri Paesi.

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Del resto, anche se è vero che non ci sono accise sui carburanti come in Italia, San Marino non può avere prezzi dei carburanti troppo differenti da quelli italiani per legge.  Tra i due Paesi infatti vige un accordo di buon vicinato secondo il quale “Il Governo della Repubblica di San Marino si impegna a che detti prodotti vengano venduti nel proprio territorio a un prezzo non inferiore a quello imposto o praticato in Italia nelle varie fasi della distribuzione” e "il Governo di San Marino si impegna altresì a non adottare alcun trattamento preferenziale o altre agevolazioni di diversa natura in favore di singoli consumatori o di enti". Di fatto così i prezzi sono quasi equiparati e lo Stato di San Marino incamera gli introiti riguardanti le accise nelle proprie casse.

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Al momento la differenza di prezzo della benzina tra i due Paesi è inferiore ai 10 centesimi tanto che molte associazioni locali chiedono di rinegoziare i termini di vendita dei carburanti con l’Italia o aumentare la scontistica e la deducibilità sul carburante per i residenti.

Intanto anche oggi i prezzi della benzina sono in aumento. Anche se le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo hanno chiuso in discesa venerdì e nel weekend dunque non ci sono stati movimenti sui prezzi raccomandati al distributore, i prezzi medi risentono della coda dei rialzi della scorsa settimana, soprattutto sul diesel che in alcuni distributori costa più della benzina.

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In base all’elaborazione di Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 2,075 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 2,066 e 2,085 euro/litro (no logo 2,061). Il prezzo medio praticato del diesel self sale a 2,030 euro/litro con le compagnie tra 2,026 e 2,046 euro/litro (no logo 2,028).

In modalità servito, il prezzo medio della benzina si assesta a 2,203 euro/litro mentre la media del diesel aumenta a 2,163 euro/litro. I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,834 a 0,850 euro/litro (no logo 0,819). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,700 e 1,920 (no logo 1,780).

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