Lavoro: un operaio morto schiacciato a Carrara, un altro ucciso da un’esplosione in Calabria

Un lavoratore portuale di 40 anni è morto al porto di Marina di Carrara dopo essere stato travolto da un carrello elevatore in manovra. La tragedia è avvenuta sul molo di levante durante le operazioni di carico di una nave. Stando a una prima e ancora sommaria ricostruzione, l'uomo si trovava a piedi nei pressi di una gru quando è stato schiacciato dal fork lift, uno dei mezzi che viene utilizzato per sollevare container e grossi carichi. I colleghi dell'operaio hanno immediatamente dato l'allarme al 118, che si è precipitato sul posto. Per il quarantenne tuttavia non c'è stato niente da fare. Il collega della vittima, che stava manovrando il fork lift, è stato colto da malore ed è stato trasportato in ospedale. Il portuale, insieme ai colleghi, era impegnato nelle operazioni di scarico di una nave arrivata dal Brasile e ormeggiata al molo di Levante. Per i rilievi e le indagini sono intervenuti la polizia di frontiera e la capitaneria di porto.
Morto un operaio in Calabria a causa dell'esplosione di un tubo ad alta pressione
La tragedia di Marina di Carrara non è stata però l'unica che ha coinvolto degli operai oggi. Un lavoratore di cui non sono state rese note le generalità, ha perso la vita oggi mentre lavorava nella stazione ferroviaria di Joppolo, nel vibonese, in seguito all'esplosione di un tubo ad alta pressione. Soccorso dai medici del 118, per l'uomo non c'è stato niente da fare. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia ferroviaria. L'incidente non ha coinvolto la sede ferroviaria. Rfi ha comunicato che sono stati "avviati gli accertamenti per determinare la causa dell' incidente sul lavoro, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria, che ha determinato la morte di un operaio di una ditta esterna appaltatrice". Rete Ferroviaria Italiana, in una nota, "esprime il più sentito cordoglio e la vicinanza ai familiari dell'operaio".