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Lago di Braies chiuso per troppi turisti, stop ad auto e moto per tutta l’estate

Il Lago di Braies in Alta val Pusteria vittima della sua stessa bellezza. dopo il boom turistico, l’amministrazione locale ha deciso lo stop totale a qualsiasi vettura o motociclo che intende percorrere la strada che porta fino al lago in Alto Adige. Una decisione necessaria per ridurre l’inquinamento e il rumore.
A cura di Antonio Palma
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Il Lago di Braies in Alta val Pusteria rimarrà chiuso alle vetture private per tutta l'estate perché vittima della sua stessa bellezza. Con una decisione senza precedenti, infatti, l'amministrazione locale ha deciso lo stop totale a qualsiasi vettura o motociclo che intende percorrere la strada che porta fino al lago in Alto Adige, imponendo a tutti o di salire a piedi o usare i bus navetta. Lo stop è iniziato mercoledì scorso 10 luglio e durerà per tutta l'estate , fino al 10 settembre, dalle 10 del mattino fino alle 15 del pomeriggio.  Cinque ore di stop al giorno che coincidono non a caso con il massimo afflusso di turisti in zona. Proprio quello di evitare l'affollamento infatti  è il principale obbiettivo della giunta locale che in pochi anni ha dovuto fare i conti con un boom turistico a cui non si era mai assistito.

Si può dire che la val di Braies e il lago siano rimasti vittima della loro stessa bellezza. Prima è arrivata la notorietà con la fiction Tv “Un passo dal cielo” che ha portato frotte di turisti in cerca dei paesaggi meravigliosi visti in televisione, poi le foto spettacolari sui social degli stessi turisti hanno incrementato la notorietà, infine è arrivato anche il riconoscimento Unesco facendo conoscere la meta anche oltre le Alpi. Del resto l'invasione di turisti è innegabile visto che in zona arrivano ogni giorni non meno di 8mila persone. Se tutti volessero arrivare in auto sarebbe il caos per le poche strade di accesso

"Abbiamo il sostegno degli abitanti al 98%. C’è chi non è d’accordo tra gli esercenti, ma si contano sulle dita di una mano" ha assicurato al Corriere del Veneto il sindaco della perla delle Dolomiti , Friedrich Mittermair, spiegando che si tratta di una decisione necessaria per ridurre l’inquinamento e il rumore e quindi proteggere l’ambiente e l’ecosistema circostante. La scelta non ha evitato le polemiche di alcuni ristoratori, che temono un calo di turisti, e degli stessi visitatori che nei primi giorni di novità hanno lamentato numerosi disagi

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