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La vittima dello stupro di Piacenza: “Mi hanno riconosciuta da quel video, sono disperata”

“Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video”, così la vittima dello stupro di Piacenza agli inquirenti. Intanto l’arrestato respinge le accuse: avrebbe detto di non aver avuto alcuna volontà di fare del male alla donna, ma di essersi avvicinato per soccorrerla.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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"Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video". È quanto avrebbe detto, secondo quanto apprende l’Agi, la donna vittima di stupro a Piacenza. La donna è stata sentita questa mattina dal pm di Piacenza Antonio Colonna, titolare delle indagini con la procuratrice Grazia Predella, nell'ambito dell'indagine sulla violenza subita per strada domenica, mentre camminava da sola nel centro storico della città emiliana, e avrebbe manifestato un forte disagio per la diffusione del video.

Polemiche e indagini sul video dello stupro

La donna, una 55enne originaria dell’Ucraina, vive e lavora in Italia da diversi anni. Dell’aggressione è accusato un 27enne originario della Guinea che è stato arrestato per violenza sessuale e ora si trova in carcere. La terribile vicenda è subito entrata nel dibattito sulla sicurezza in Italia, con la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che ha condiviso sui social il video dello stupro.

Una decisione che ha scatenato molte polemiche e che è stata condannata anche dalla sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, secondo cui la vittima con quel video ha subito una seconda violenza. “Mi metto nei panni di questa donna, penso che lei oggi non vorrebbe aprire internet e vedere cosa è successo”, le sue parole. La Procura di Piacenza ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di diffusione senza consenso di materiale riproducente atti sessuali.

L'indagato nega lo stupro: "Dice che si è fermato per soccorrerla"

Intanto questa mattina l’udienza di convalida dell’arresto del 27enne davanti al gip Stefano Brusati: “Il mio assistito non ha visto il video del quale gli ho riferito l’esistenza e il contenuto, lui ha comunque scelto di rispondere alle domande del gip, fornendo una sua versione dei fatti – ha spiegato l’avvocato Nadia Fiorani, che difende il 27enne, ai giornalisti al termine dell’udienza -. Ha detto che si è fermato per soccorrere la donna e aiutarla quando è caduta a terra, negando di volerla aggredire e violentare e negando le intenzioni malvagie su di lei”.

“Risulta essere – ha detto ancora l’avvocato parlando dell’uomo accusato di stupro – un richiedente asilo politico, in Italia dal 2014, ha una fidanzata ed è senza precedenti. Lavora, ha un suo reddito e una sua stabilità, vive a Reggio Emilia e lavora a Piacenza in un magazzino, dove viene tutti i giorni. Era qua per una festa con un amico, pare appena uscito da una discoteca. Sostiene di non avere avuto alcuna intenzione di violentare la donna, io il video l’ho visto ma preferisco non commentare e mi limito ad assicurare al mio assistito la migliore difesa”.

Convalidato arresto e confermato il carcere

Il Gip ha convalidato l'arresto dell'uomo e confermato il carcere. Il giudice avrebbe riconosciuto un quadro indiziario particolarmente grave a carico del guineano, ravvisando esigenze cautelari per rischio di inquinamento probatorio, reiterazione e pericolo di fuga.

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