video suggerito
video suggerito

La storia di Ottavia De Luise, 12enne scomparsa a Montemurro: le lettere anonime e le indagini interrotte

A distanza di 50 anni dalla scomparsa di Ottavia De Luise, 12enne di Montemurro sparita nel nulla il 12 maggio del 1975, l’associazione Libera continua a ricordarla. La storia della bambina è ancora oggi avvolta nel mistero.
A cura di Gabriella Mazzeo
0 CONDIVISIONI
Immagine

Sono passati 50 anni dalla mattina del 12 maggio 1975, giorno in cui la piccola Ottavia De Luise è uscita di casa senza più fare ritorno. Ottavia, allora 12enne, è sparita nel nulla a Montemurro (Potenza) e per anni la sua vicenda è stata dimenticata. Figlia di Egidio De Luise e Luisa Guacci, è svanita nel nulla mentre si recava in una masseria. L'ultima ad aver visto la 12enne fu una signora del posto, che raccontò alle forze dell'ordine che avevano provato a condurre delle timide indagini di averla incontrata vicino alla parrocchia del Carmine, sulla strada per Armento.

La bimba, ultima di 8 figli per De Luise e Guacci, aveva detto alla testimone di essere diretta a una masseria del posto. All'epoca il paese era distante da altri comuni per chi non aveva un'auto e gli abitanti del luogo si conoscevano tutti. Appare quindi inspiegabile la scomparsa e il caso non è stato effettivamente mai stato risolto. La vicenda è stata a lungo dimenticata fino a quanto, nel 2011, il giovane giornalista Fabio Amendolara è tornato a parlare della 12enne

Da allora, il caso è arrivato anche alla trasmissione Tv "Chi l'ha visto?" condotta da Federica Sciarelli. Oggi, a distanza di 50 anni dalla scomparsa, l'associazione Libera continua a ricordarla: il 12 maggio, a Montemurro, nella sala San Domenico alle 17.30, si ricorderà la 12enne e si parlerà della sua tragica sparizione.

Le ipotesi sulla scomparsa di Ottavia

I contorni della storia dell'adolescente sono molto fumosi: dettagli e indiscrezioni sulla scomparsa sono arrivati ai genitori della piccola solo tramite lettere anonime. Secondo alcuni testimoni senza volto, infatti, la ragazzina sarebbe stata più volte vittima di abusi e molestie in paese da parte di uomini del posto. Questo dettaglio è stato riportato durante le indagini del 1975 anche dai carabinieri locali.

Probabilmente in Paese molti sapevano delle molestie rivolte alla minore, ma nessuno si era mai intervenuto. Dopo la scomparsa, i genitori della 12enne avevano ricevuto almeno due lettere anonime nelle quali si diceva che Ottavia era stata "violentata, uccisa e nascosta in una stalla".

Queste rivelazioni non hanno mai trovato riscontro nelle indagini, seppur brevi, condotte al tempo.

"Ottavia venduta per 700mila lire": la pista emersa nel 2023

Un altro testimone ha raccontato solo nel 2023 di aver saputo che la bambina era stata venduta per 700mila lire. L'uomo, come scrive lo stesso Amendolara per la Gazzetta del Mezzogiorno, si chiama Raffaele Pagnozzi e all'epoca lavorava come autotrasportatore di animali.

Il 65enne ha raccontato di aver partecipato a una conversazione tra un commerciante di Armento che gli aveva chiesto di trasportare alcuni animali e De Luise, il papà della bimba, anch'egli macellaio. Secondo Pagnozzi, De Luise aveva rassicurato i suoi interlocutori spiegando "di aver venduto Ottavia per 700mila lire ad alcune persone che la custodivano al quinto piano di un palazzo".

Circostanza che però stride con la denuncia di scomparsa presentata dall'uomo dopo l'allontanamento della figlia.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views