La Spezia, il sindaco smonta le panchine per evitare assembramenti. E gli anziani si portano le sedie

Con un’ordinanza che aveva fatto rapidamente il giro dei social, il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, aveva annunciato la rimozione almeno fino a lunedì prossimo delle panchine nelle piazze Bastione e Sant’Agostino per evitare assembramenti nel corso del weekend. Ieri i supporti sono stati effettivamente smontati, ma la risposta degli anziani spezzini non si è fatta attendere. Un gruppetto di attempati amici si è presentato in piazza armato di sedie di plastica e non ha rinunciato alle quattro chiacchiere quotidiane, pur con tanto di mascherine e nel rispetto del distanziamento sociale.
“Apprezzo la tipica ironia spezzina- commenta il primo cittadino– ma la rimozione delle panchine non è uno scherzo dell’amministrazione, se mai l’inevitabile conseguenza di comportamenti sconcertanti e irresponsabili dello scorso weekend, richiesta dal Comitato per l’ordine e la sicurezza. Nelle altre città italiane si stanno chiudendo piazze e predisponendo sensi unici nelle aree pedonali dei centri storici, misure che ho personalmente scongiurato. Ma per evitarle davvero è necessario lo sforzo di tutti, giovani e meno giovani, a seguire le norme anti contagio, evitando assembramenti”. Peracchini chiede “la massima responsabilità perché siamo in zona arancione quasi completamente circondata da zone rosse e non possiamo far finta che i gravi episodi dei giorni scorsi non siano mai accaduti. I controlli ci sono, ma non è possibile marcare a uomo ogni cittadino come fossimo in uno stato di polizia. Prudenza e responsabilità”.
Ad ogni modo il discusso provvedimento avviato in via sperimentale avrà breve durata. “Le panchine saranno ricollocate nella loro posizione già lunedì 22 – spiega l’assessore alla sicurezza Filippo Ivani – si tratta di un test effettuato su indicazione della Questura, non di un’idea nostra. Nel centro si sono verificati assembramenti veramente pesanti, non solo di giovani. In qualche modo dobbiamo uscirne”.