La sorella di Jessica Stappazzollo: “Nessuno l’ha aiutata, io ho saputo i dettagli dell’omicidio dai giornali”

"Mia sorella per me è stata un esempio di vita. Chi è che non avrebbe voluto essere come lei? Quello che è successo è tragico, lei era buona. Ha sempre voluto aiutare tutti, noi della famiglia ma anche sconosciuti. Ho saputo i dettagli della sua morte dai giornali, mentre tornavo dalla Germania".
A parlare a Fanpage.it è Laiza Stappazzollo, sorella minore di Jessica Stappazzollo, la 33enne uccisa ieri con un "numero smisurato di coltellate" dal compagno Douglas Reis Pedroso nella sua casa di Castelnuovo del Garda, nel Veronese. L'uomo, che ora si trova in carcere in attesa dell'udienza di convalida del fermo, era già stato denunciato dalla vittima e dalla sua famiglia ed era stato sottoposto a procedimento penale per maltrattamenti nei confronti di Stappazzollo dall'agosto 2024 all'aprile 2025. Il killer aveva a suo carico anche l'accusa di tentata violenza sessuale perpetrata nel dicembre del 2024 proprio nei confronti della sorella minore della 33enne accoltellata (come ci confermano Laiza e il suo compagno Carlo non c'è stato stupro come comunicato inizialmente dagli organi di stampa, ma un tentativo di violenza evitato grazie all'intervento di Carlo e Jessica, ndr). Pedroso aveva anche il braccialetto elettronico, che gli inquirenti stanno ancora cercando.
"Io sono tornata ieri dalla Germania, dove mi trovavo per lavoro. Tutti i dettagli delle ultime 24 ore li abbiamo scoperti dai giornali. La mia famiglia non sapeva niente. Sono andata oggi dai carabinieri a vedere se mi dicevano qualcosa ma dobbiamo aspettare. Nessuno sa niente e non mi sembra giusto. Non mi sembra giusto quello che è successo né è giusto quello che sta succedendo adesso. Non ci vogliono aiutare", ha aggiunto Laiza che ha poi precisato: "Eravamo tutti preoccupati per Jessica, abbiamo denunciato un sacco di volte, i carabinieri l'hanno vista, anche mentre lui la picchiava. Ci dicevano che era la sua volontà, ma come si fa a pensare che una persona in quello stato abbia la capacità di uscirne da sola?. Le hanno tolto anche la figlia, tutto".
Infine, un pensiero per il killer di Jessica. "Lui è un miserabile, non ha coraggio. Ci ha distrutto tutti come famiglia, non siamo più gli stessi. Un essere del genere non dovrebbe esistere, mi dispiace per sua figlia, che dovrà vedere che il padre ha fatto questo a una donna", ha concluso Laiza.