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Covid 19

La nuova scoperta degli ispettori Oms a Wuhan: in Cina 12 ceppi covid già nel 2019

La pandemia da coronavirus dilagava in Cina già nel 2019, è la conclusione a cui sono arrivati gli ispettori dell’Organizzazione mondiale della sanità dopo la missione a Wuhan. Un elemento chiave per stabilirlo il fatto che dagli esami sui campioni raccolti all’epoca a Wuhan sono risultati essere presenti già oltre una dozzina di ceppi di coronavirus diversi, indizio che il virus ha circolato e avuto molto tempo per differenziarsi.
A cura di Antonio Palma
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La pandemia da coronavirus dilagava in Cina già nel corso del 2019 ma nessuno si accorse di nulla, è la conclusione a cui sono arrivati gli ispettori dell'Organizzazione mondiale della sanità dopo la missione a Wuhan, la città considerata l’epicentro dell’epidemia cinese e l’origine della pandemia mondiale. A rivelarlo è stato Peter Ben Embarek, l’ispettore a capo della missione dell'OMS. Secondo l’esperto, infatti, dai primi accertamenti sul posto, sono emersi chiari segni che l'epidemia era molto più ampia a Wuhan nel dicembre 2019 di quanto si pensasse in precedenza e questo fa ipotizzare che la pandemia fosse già dilagante nei mesi precedenti del 2019.

Oltre un dozzina di ceppi covid a Wuhan già nel 2019

Un elemento chiave per stabilirlo il fatto che dagli esami sui campioni raccolti all’epoca a Wuhan sono risultati essere presenti già oltre una dozzina di ceppi di coronavirus diversi, indizio che il virus ha circolato e avuto molto tempo per differenziarsi. Questo è stato possibile perché le nuove scoperte scientifiche sul virus hanno permesso di esaminare anche campioni parziali. Questi risultati hanno spinto l’Oms a chiedere di poter analizzare altri campioni raccolti all’epoca per arrivare a risultati più concreti

Il paziente zero non aveva mai viaggiato

Del resto lo stesso paziente zero identificato dalle autorità cinesi l'8 dicembre ha raccontato agli ispettori di non aver mai viaggiato nei mesi precedenti ai sintomi covid, indizio che in realtà l’infezione circolava già da tempo.  "Non ha alcun legame con i mercati. Abbiamo anche parlato con lui. Ha una vita molto noiosa e normale in un certo senso, niente escursioni in montagna niente viaggi. Era un impiegato in un'azienda privata" ha detto Ben Embarek.

Il coronavirus circolava da tempo a Wuhan

Secondo i dati forniti dai cinesi, nel dicembre del 2019 sono stati identificati soltanto 174 casi di coronavirus a Wuhan e dintorni ma per l’Oms in realtà potrebbero essere stati migliaia. Anche se Embarek ha rifiutato di trarre conclusioni su ciò che i 13 ceppi possono voler dire, la scoperta conferma le ipotesi di molti altri scienziati secondo cui il virus circolava da molto più tempo e che quindi poteva essere fermato prima che dilagasse in tutta la Cina e poi nel Mondo.

Oms vuole analizzare campioni di sangue dei donatori di wuhan

Le prove potrebbero arrivare migliaia di campioni dalla banca dei donatori di sangue di Wuhan. Il team dell'OMS infatti spera di tornare a Wuhan nei mesi successivi per continuare le indagini anche se per ora non c’è nessun viaggio confermato. "Ci sono circa 200.000 campioni disponibili che ora sono protetti e potrebbero essere utilizzati per una nuova serie di studi", ha spigato Ben Embarek, aggiungendo "Sarebbe fantastico se potessimo lavorare anche con quelli"

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