284 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La “minaccia” delle province ai tagli: “Stacchiamo il riscaldamento nelle scuole”

L’iniziativa annunciata dal presidente dell’Unione Province italiane, Saitta, “per protestare contro i 500 milioni in meno decisi con la spending review. Faremo ricorso al Tar contro i tagli”
A cura di Biagio Chiariello
284 CONDIVISIONI

Chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e conseguente prolungamento delle vacanze per gli studenti. E' una minaccia bella e buona quella del neo-presidente Upi (Unione Province italiane), Antonio Saitta, che spiega come l'iniziativa «prende le mosse per protestare contro i tagli di 500 milioni per il 2012 e di 1,2 mld per il 2013 decisi con la spending review». Inoltre Saitta ha annunciato che tutte le Province italiane faranno ricorso ai Tar contro i tagli varati d Monti & c. E non è detto che nel prossimo ufficio di presidenza dell'ente non vengano prese iniziative analoghe, sopratutto per quel che riguarda l'espletamento di altri servizi, come ad esempio «i trasporti e i centri per l'impiego, che molto probabilmente verranno chiusi», ha aggiunto Saitta.

 Il governo è ingrato e decisioni come queste debbono essere ben spiegate agli studenti e ai loro genitori» ha comunicato lo stesso presidente dell'Upi, incassando gli applausi dei presidenti di provincia. «Bisogna spiegare soprattutto che il governo non ha il coraggio di fare una spending review su se stesso e che, tra l'altro, siamo pronti anche ad interrompere i lavori di manutenzione nelle scuole. E quando qualche procuratore della Repubblica, come accade nella provincia di Torino con il bravo Guariniello, ci dirà che i lavori debbono essere terminati, noi opporremo un netto rifiuto, visto che le risorse non ci sono più».

Saitta critica anche la Consulta – Saitta è intervenuto anche sulla decisione della Corte Costituzionale di non pronunciarsi sui ricorsi di otto Regioni contro le disposizioni dell’articolo 23 del decreto Salva Italia, appunto i tagli alle Province: «è un fatto inaudito, il governo sta facendo il gioco delle tre carte» dice Saitta. La Consulta avrebbe deciso di far slittare la discussione in attesa che venga pubblicato anche l’ultimo decreto sul riordino e gli accorpamenti delle Province, approvato dal governo la scorsa settimana. Il Presidente dell'Upi precisa che «da parte delle Province non si vuole muovere nessun attacco nei confronti della Consulta». Ma il rischio «è che ci venga data ragione dopo, quando noi non ci saremo più».

Poco dopo la sfuriata di Saitta, è arrivato il commento del Ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi:

Al neo Presidente dell'Upi, Antonio Saitta, faccio i complimenti per il nuovo incarico e soprattutto gli auguro di avere un comportamento più consono all'Istituzione che rappresenta».

E immediata la replica dello stesso Presidente dell'Upi:

Il ministro Patroni Griffi si è offeso ma ciò che è successo è stata una furbizia che ha bloccato la Corte, la quale nel merito non può che darci ragione».

284 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views