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La mamma di Michael Frison, scomparso un anno fa: “L’ultima persona che lo ha visto poi è sparita”

Un anno dopo la scomparsa di Michael Frison, 25 anni, la mamma Cristina Pittalis continua a cercare a chiedere la collaborazione internazionale sulle indagini. Michael è sparito nel nulla in Sardegna dopo l’incontro con un’amica. La giovane sarebbe stata l’ultima a vederlo prima della scomparsa. Non indagata, ha lasciato l’Italia poco dopo l’accaduto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si è trasferita in pianta stabile in Italia Cristina Pittalis, la mamma di Michael Frison, scomparso un anno fa in Sardegna. "L'ho fatto per continuare le ricerche – ha spiegato a Fanpage.it in un'intervista telefonica -. Non volevo lasciare nulla al caso". In circa un anno, gli sforzi di Pittalis, sostenuta dall'avvocata Maria Marras e dall'associazione Manisco World, che si occupa di vittime di psicosette e di ricerche di persone scomparse, hanno consentito alle autorità di collezionare una serie di possibili nuovi elementi sulla sparizione di Frison, avvenuta il 13 luglio 2024.

La legale, Maria Marras, ha raccontato dell'esistenza di alcune email tra Frison e l'amica Niomi, l'ultima ad averlo visto prima della scomparsa. "Contatti nati circa un anno prima del fatto – ha spiegato – e andati avanti a lungo online. Prima della scomparsa, questa ragazza aveva nuovamente contattato Michael per email chiedendogli se fosse ancora in Sardegna e se fosse disponibile a ospitarla qualche giorno. Lui aveva prolungato la vacanza per stare con lei e poi insieme erano andati nell'appezzamento di terreno di un conoscente per il quale avrebbero dovuto fare volontariato. Fino a quel momento erano stati a casa dei nonni di Michael e la situazione sembrava tranquilla. Il 12 sera, come è noto, dopo aver lasciato Sassari e raggiunto questo campo avevano deciso di partecipare a una festa e lì il caso ha iniziato ad assumere tinte fosche fino alla scomparsa di Michael. Questa storia è molto poco chiara, anche a distanza di un anno"

"Per mesi non ho voluto accusare nessuno – ha sottolineato la mamma del 25enne, Cristina Pittalis – e mi sono detta che volevo solo sapere la verità e aiutare mio figlio. Un anno dopo la sua scomparsa però mi sento davvero stanca. Vorrei supporto dalla Procura di Tempio Pausania e una collaborazione internazionale sulle indagini, perché Michael era cittadino britannico".

Il turista 25enne scomparso
Il turista 25enne scomparso

Torniamo al 2024: Michael e Niomi si erano incontrati nel Regno Unito e avevano iniziato a sentirsi tramite email. Lei lo ha raggiunto in Italia poco prima del 13 luglio e il suo arrivo era stato talmente imprevisto da "costringere" suo figlio a prolungare il suo soggiorno in Sardegna. 

È esatto. Questi dettagli sono nelle disponibilità degli investigatori, anche perché Niomi è stata una delle ultime persone a vedere mio figlio prima della sua scomparsa. Michael era arrivato in Sardegna il 2 luglio e avrebbe dovuto tornare nel Regno Unito per poi ripartire insieme a me e a suo fratello. Quella ragazza gli aveva però chiesto aiuto e lui aveva deciso di prolungare la vacanza di qualche giorno.

Che cosa è successo dopo? 

Quando è arrivata a Sassari, sono ripartiti insieme quasi immediatamente. Non hanno neppure salutato i nonni: intorno alle 14 erano in viaggio verso le campagne tra Luras e Luogosanto. Mio figlio mi aveva detto che qui avrebbero dovuto aiutare un proprietario terriero a costruire una casa colonica in cambio di vitto e alloggio gratuito.

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Il 12 luglio 2024 ha sentito Michael per l'ultima volta. Le sembrava tranquillo?

Mi sembrava lucido e sereno, non riesco a spiegarmi come nel giro di poche ore possa essere apparso tanto spaventato da non parlare neppure.

Nel pomeriggio del 12 Michael avrebbe dovuto partecipare a una festa insieme a Niomi. Dopo quel party sarebbe apparso spaventato e in stato confusionale. Dove potrebbe essere andato?

Purtroppo non ne ho idea. Sappiamo che sono stati ritrovati i suoi vestiti, ordinatamente riposti, le sue scarpe e la sua bottiglia d'acqua. Il suo caso è stato sottovalutato, purtroppo, e oggi la testimone più importante di quanto accaduto a Michael ha lasciato l'Italia.

Si riferisce a Niomi? 

Purtroppo sì. Ho parlato con quella ragazza dopo la scomparsa di mio figlio. Appena sono arrivata in Italia ha cercato di aggirare le mie domande.

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Questa ragazza è stata ascoltata dagli investigatori?

Ha fornito tre versioni diverse della scomparsa di mio figlio e poi, come se niente fosse, ha lasciato l'Italia. Io vorrei chiarire che per me questa ragazza è latitante a tutti gli effetti: si tratta dell'unica testimone di quanto successo a Michael e nessuno ha idea di dove sia. Per questo chiedo che la Procura di Tempio Pausania avvii una collaborazione internazionale per trovarla e riportarla in Sardegna.

Quali erano i rapporti tra suo figlio e Niomi?

Si erano conosciuti nel Regno Unito, lei gli aveva lasciato un bigliettino sul luogo di lavoro. Avevano iniziato a sentirsi tramite email, sempre con messaggi non tracciabili. La loro conoscenza era andata avanti esclusivamente online e Michael era rimasto stupito dal fatto che lei lo avesse contattato per il suo arrivo in Italia.

Conosce il contenuto delle email che i due si mandavano?

Non posso parlarne nello specifico perché si tratta di elementi nelle mani degli investigatori, ma sono convinta che abbia manipolato Michael dall'inizio. Era arrivata in Italia per altri affari, cose che non avevano a che fare con Michael. Sono convinta che lo abbia usato fino alla sua scomparsa.

Speriamo tutti che Michael sia vivo. Che messaggio vorrebbe mandargli?

Vorrei dirgli di non avere paura di nulla. Se si sta nascondendo, gli chiedo di non temere e di mettersi in contatto con la sua famiglia. Per me e per suo fratello non è cambiato nulla, continuiamo ad aspettarlo e a pregare per lui e per la sua salute. Razionalmente penso al peggio ma vorrei trovarlo sano e salvo. 

Questo non è stato un anno facile per me e per la mia famiglia: abbiamo mollato tutto per trasferirci in Italia e seguire le ricerche e nonostante questo non abbiamo idea di cosa sia accaduto a Michael. Essere i familiari di una persona scomparsa è terribile perché non piangi un corpo senza vita, non hai alcuna certezza: soffri perché non sai e puoi piangere solo per le notizie che non hai.

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