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La mamma del bimbo scomparso a Bordighera: “L’ho ucciso, era malato”

È accusata di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà la donna russa di 40 anni che ha confessato di aver ucciso il figlioletto di 9 mesi in Liguria: “L’ho portato al largo, a nuovo, poi l’ho annegato”, ha detto al pm. Il corpicino non è stato ancora trovato.
A cura di Susanna Picone
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Natalia Sotnikova, 40enne russa, nel pomeriggio di ieri è stata fermata e portata nel carcere di Genova: è accusata di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Lei stessa, al termine di un lungo interrogatorio, ha confessato di aver ucciso il figlioletto Semyor di appena 9 mesi. “L’ho portato al largo, a nuoto, e poi l’ho annegato”, ha detto la donna al pubblico ministero di Imperia. L’omicidio è avvenuto a Bussana di Bordighera, in provincia di Imperia, dove la 40enne era in vacanza in un lussuoso albergo. La mamma del bimbo, il cui corpicino non è stato ancora trovato, avrebbe spiegato di aver deciso di ucciderlo dopo aver visto in lui i sintomi della schizofrenia, la malattia che aveva afflitto sua madre. “Aveva la bava alla bocca, gli occhi sbarrati, le braccia rigide. Mio figlio era malato e l'ho lasciato affogare”, avrebbe detto la donna che così avrebbe pensato di risparmiare sofferenza al bambino. Oggi, mentre tra Bussara e Bordighera torneranno a cercare il corpo del piccolo Semyon, è in programma l’interrogatorio di convalida per sua madre.

La confessione choc della mamma russa

Era stato il compagno della mamma del piccolo, in vacanza in Italia con lei, a denunciare in mattinata la scomparsa del bambino. Da quanto ricostruito, alle 2 di notte la 40enne è uscita con Semyon dal Grand Hotel del Mare, ha preso l’auto e ha raggiunto la scogliera di Bussana. Con il bimbo avvolto in un marsupio la donna sarebbe entrata in acqua, avrebbe iniziato a nuotare per poi abbandonare il piccolo tra le onde. Poi sarebbe tornata in albergo alle 4. Al mattino l’uomo si è accorto di quanto accaduto e ha dato l’allarme. La mamma del piccolo, portata in Procura per essere interrogata, ha spiegato in un primo tempo di essersi recata a Bussana col figlio ma, sotto choc, di non ricordare cosa fosse accaduto. Poi ha iniziato a parlare e ha detto prima di aver lasciato il bambino sugli scogli, poi di averlo gettato in mare e annegato. Mentre sommozzatori e vigili del fuoco cercavano il bambino, Natalia Sotnikova è stata trattenuta in Procura per tutto il pomeriggio. Dopo la sua confessione è stata trasferita a Pontedecimo.

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