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‘L’ex nazista Priebke a passeggio come un turista’: rabbia della comunità ebraica a Roma

Il criminale nazista, all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, avrebbe incontrato suoi sostenitori nonostante fosse agli arresti domiciliari. Fiano (Pd): “Chiederò al ministro dell’Interno e della Difesa di verificare questo comportamento”.
A cura di Redazione
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Erich Priebke, l'ex capitano delle SS condannato dopo molti anni all'ergastolo per aver pianificato e materialmente partecipato alla strage nazista delle Fosse Ardeatine a Roma dove era è detenuto agli arresti domiciliari vista l'età avanzata, è stato oggetto di una protesta: circa 20 persone, esponenti della comunità ebraica capitolina, hanno esposto striscioni di fronte all'abitazione romana dell'ex capitano delle Ss, in una traversa di via di Boccea, con su scritto "Priebke assassino nazista a passeggio come un turista vergogna" e "Priebke boia nazista, non ti dimentichiamo, non ti perdoniamo. Am Israel Hai" (il popolo di Israele vive). Il sit ha avuto conclusione senza incidenti.

"Esprimo la mia solidarietà ai manifestanti della comunità ebraica che questa mattina hanno esposto pacifici striscioni sotto la casa di Erich Priebke, assassino nazista, condannato all'ergastolo per la sua responsabilità diretta nella strage delle fosse Ardeatine, dove oltre 300 cittadini romani di ogni fede e credo vennero trucidati senza pieta' dai militari delle SS" afferma il responsabile sicurezza del Pd Emanuele Fiano che spiega il perché della mobilitazione: "Il criminale Priebke – dice – ha ricevuto una condanna all'ergastolo con l'obbligo degli arresti domiciliari in ragione della sua età avanzata, con deroga per le funzioni religiose in chiesa e per altri bisogni primari. Nei giorni scorsi, però, Priebke risulterebbe aver incontrato esponenti di una organizzazione di suoi sostenitori, probabilmente non italiani e quindi simpatizzanti con le gesta assassine di un ‘boia' condannato nel nostro Paese"
Fiano annuncia di voler chiedere al ministro dell'Interno e della Difesa di verificare "se il comportamento di Priebke sia compatibile con gli obblighi previsti dalla condanna e anche la verifica delle condizioni di sorveglianza onde scongiurare ogni possibile pericolo di fuga che riporterebbe alla memoria l'infausta vicenda della fuga del comandante SS Kappler".

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