Assessore choc a Pavia: “I bambini disabili? Spesso sono completamente autosufficienti”

Non smette di far discutere il caso dell’asilo di Zerbolò (Pavia). Dopo le polemiche nei giorni scorsi per la delibera del Consiglio Comunale sul nuovo regolamento per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia che limita l'accesso “esclusivamente a bambini autosufficienti in tutte le loro funzioni fisiologiche”, ora a gettare benzina sul fuoco sono due frasi, pronunciate rispettivamente dal sindaco Renato Fiocchi e dall'assessore Alessandra Carnevale Bonino. Come sottolinea La Provincia Pavese, nel servizio mandato in onda mercoledì sera dal Tg3 regionale, infatti, l’assessore comunale all’attuazione del programma dice: "I bambini portatori di handicap sono molto spesso completamente autosufficienti dal punto di vista fisiologico, anzi: vanno al bagno e mangiano più degli altri". E il sindaco invece aggiunge che "dobbiamo difendere la sezione comunale, anche dai portatori di handicap". Dichiarazioni che arrivano peraltro a stretto giro dalla decisione di far approdare il caso di Zerbolò direttamente nell'aula della Camera. Chiara Scuvera, deputata del Partito democratico, ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare, inviandola al ministro dell’Istruzione e a quello delle Pari opportunità un documento che verrà discusso nei prossimi giorni."Sappiamo bene che la competenza in questo caso e del Comune", dice il deputato del Pd. "Ma vogliamo sensibilizzare anche le istituzioni più alte rispetto questione che riteniamo discriminatoria".
Mancano i fondi, niente asilo per i disabili – A chiarire meglio il caso dell'asilo di Zerbolò è stato lo stesso primo cittadino Fiocchi, sottolineando che per quanto possa essere vista come una scelta discriminatoria, il ‘no' ai bimbi disabili è decisione dettata dalle fredde esigenze economiche: “I problemi che l’amministrazione deve affrontare – ha spiegato a “La Provincia Pavese” – sono concreti e le risorse sempre più scarse. Ma i bambini con disabilità potranno frequentare la sezione statale". Insomma, occuparsi di bambini non autosufficienti renderebbe necessario un ulteriore sforzo che le casse del comune non possono permettersi: “Il costo, attorno ai 500 euro mensili, sarebbe interamente a carico del Comune – prosegue Fiocchi – mentre nella statale l’ente municipale interviene solo in parte”.
Ma i cittadini non ci stanno – Le motivazioni del sindaco di Zerbolò non convincono però l'opposizione e, sopratutto , i cittadini. Le sue parole " fanno male", sottolinea Carlo Maiocchi, coordinatore cittadino del Partito democratico. "Chi dice certe cose non conosce il problema disabilità", continua l’esponente del Pd. Dello stesso avviso è anche Nicola Procaccio, direttore della comunicazione in un importante azienda informatica che da sette anni vive a Zerbolò: "Sono sicuro che sono stato usati termini inesatti – dice a La Provincia Pavese – e che il sindaco voleva dire qualcos'altro .Purtroppo a perderci in tutta questa vicenda è soltanto la scuola di Zerbolò, dove è iscritto mio figlio e dove i servizi erogati sono davvero eccellenti e la qualità delle insegnanti e delle operatrici è ottima".