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Ivrea, in aula per testimoniare su una rapina: riconosce tra le foto l’uomo che l’ha violentata

In tribunale a Ivrea per testimoniare su una rapina, una donna riconosce tra le foto segnaletiche l’uomo che l’avrebbe violentata mesi prima nell’ex Hotel La Serra. Il processo si è fermato e la procura valuta ora l’apertura di un’indagine per violenza sessuale.
A cura di Biagio Chiariello
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Stava scorrendo un album di foto segnaletiche in tribunale, a Ivrea, quando improvvisamente ha riconosciuto il volto dell’uomo che l’aveva violentata. La donna era stata chiamata a testimoniare per un altro caso: una rapina avvenuta all’interno di una vineria della città. Mentre cercava di identificare uno dei componenti della banda che aveva rubato un portafogli, ha indicato la fotografia del numero 7: "È lui". Poi, soffermandosi sull’immagine accanto, ha proseguito con voce tremante: "Anche questo lo conosco. È l’uomo che mi ha violentata nell’ex Hotel La Serra". In quell’istante, un silenzio carico di tensione è calato nell’aula.

Con una semplice frase, la donna, da testimone di una rapina, si è rivelata anche vittima di una violenza ben più grave. Aveva visto tutto quel giorno nella vineria e per questo era stata minacciata dalla banda. Interrogata dal pubblico ministero Alessandro Gallo, la donna ha continuato a osservare le otto fotografie del fascicolo, finché il ricordo l’ha travolta. Senza esitazione, ha riconosciuto colui che l’aveva costretta a subire abusi. "Eravamo coinquilini in un appartamento ricavato nell’ex Hotel La Serra. È lì che mi ha costretta a subire violenza, più di una volta".

Il racconto ha scosso l’aula e colto tutti di sorpresa. Un vero colpo di scena che ha spinto il presidente del tribunale a sospendere l’udienza per alcuni minuti. Si è quindi deciso di approfondire il racconto della donna e di valutare la possibilità di aprire un’indagine formale per violenza sessuale.

Ora l’obiettivo sarà fare luce su quanto accaduto nell’ex albergo, una struttura ormai dismessa che in passato era stata riadattata ad abitazione. Ricostruire i fatti, però, non sarà semplice: gli episodi risalirebbero infatti a diversi mesi prima della testimonianza e servirà tempo per verificare ogni dettaglio del racconto. Gli inquirenti dovranno procedere con grande cautela, raccogliendo elementi e testimonianze per delineare un quadro chiaro e definire eventuali responsabilità.

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